domenica 5 aprile 2020

Molte vite un solo amore




Molte vite un solo amore
di Brian Weiss



Brian Weiss( 6 novembre 1944) è uno psichiatra, neurologo e scrittore statunitense. Il suo principale interesse riguarda la sopravvivenza dell'anima dopo la morte, e tutto il suo ciclo vitale (reincarnazione in varie esperienze di vita) analizzando le anime attraverso processi di regressione nel passato e progressione nel futuro. Questo particolare interesse per Weiss è iniziato all'incirca nel 1980 quando Chaterine, una sua paziente, avrebbe iniziato a parlare di esperienze di vite passate mentre era sotto effetto di ipnosi.

Weiss dichiarò di aver trovato presunti riscontri storico-documentali dei racconti di Catherine ed in seguito a ciò di aver iniziato a credere alla sopravvivenza di elementi della personalità umana dopo la morte. Weiss ha dichiarato di aver fatto "regredire" oltre 4.000 pazienti a partire dal 1980.Weiss sostiene che tali pratiche avrebbero benefici terapeutici e che molte delle fobie e dei disturbi della vita presente sarebbero radicati nelle esperienze di vite passate che, una volta affiorate nella coscienza dei pazienti, avrebbero un effetto curativo sulle condizioni di vita.

Brian Weiss con questo libro narra che Elizabeth ha terminato una relazione d'amore "sbagliata" e stà entrando in uno stato depressivo. Pedro è un ricco giovanotto messicano traumatizzato dalla morte del fratello e poi segnato da una relazione con una donna sposata. Elizabeth e Pedro non si conoscono, ma Brian Weiss ha ascoltato da entrambi, durante le sedute di ipnosi regressiva alle vite passate, il racconto dello stesso episodio doloroso risalente a centinaia di anni prima. Dopo essersi amati in una vita precedente, scrive Brian Weiss, sembrano destinati a ricongiungersi: e l'amore, che dissolve la rabbia e guarisceil dolore, rappresenta per entrambi l'unica possibilità di guarigione. Con il libro Molte vite un solo amore, Brian Weiss racconta attraverso l' ipnosi regressiva un doppio caso clinico facendoci riflettere sulla profonda necessità che si nasconde dietro le apparenti coincidenze delle vicende amorose.

"A ciascuno di voi è riservata una persona speciale. A volte ve ne vengono riservate due o tre, anche quattro. Possono appartenere a generazioni diverse. Per incongiungersi con voi, viaggiano attraverso gli oceani del tempo e gli spazi siderali. Vengono dall’ altrove, dal cielo. Possono assumere diverse sembianze, ma il vostro cuore le riconosce. Il vostro cuore le ha già accolte come parte di sè in altri luoghi e tempi, sotto il plenilunio dei deserti d’ Egitto o nelle antiche pianure della Mongolia. Avete cavalcato insieme negli eserciti di condottieri dimenticati dalla storia, avete vissuto insieme nelle grotte ricoperte di sabbia dei nostri antenati. Tra voi c’è un legame che attraversa i tempi dei tempi: non sarete mai soli.


L’intelletto può intromettersi e dire: “Io non so chi tu sia”, ma il cuore lo sa.
Lui ti prende la mano per la prima volta e la memoria di questo tocco trascende il tempo, e fa sussultare ogni atomo del tuo essere. Lei ti guarda negli occhi, e tu vedi l’anima gemella che ti ha accompagnato attraverso i secoli. Ti senti rivoltare le viscere. Hai la pelle d’oca. Tutto, al di fuori di questo momento, perde importanza.
Lui può anche non riconoscerti, anche se finalmente l’hai incontrato di nuovo, anche se in effetti lo conosci. Ma tu puoi sentire il legame che esiste tra voi. Puoi vedere la carica potenziale, il futuro. Lui forse no. Le sue paure, il suo bagaglio intellettuale, i suoi problemi gli creano come un velo sul cuore.

Ed egli non lascia che tu l’aiuti a dissipare quel velo. Tu t’affliggi e ti struggi, lui se ne va. Il destino può essere così delicato.
Quando invece due persone si riconoscono reciprocamente, non c’è vulcano che erompa con maggiore passione. L’energia liberata è enorme.
Il riconoscimento dell’ anima gemella può essere immediato. Si avverte un’ improvvisa sensazione di familiarità, di conoscere già questa persona appena incontrata, ben oltre i limiti cui arriva la mente consapevole.
Di conoscerla cosi profondamente come di solito accade solo con i più intimi membri della famiglia. O anche di più. E di sapere già cosa dire, e come l’altro reagirà. Nasce quindi un senso di sicurezza, e una fiducia ben più grande di quella che si potrebbe pensare di raggiungere in un solo giorno, in una settimana, in un mese.

Il riconoscimento dell’anima può essere un processo sottile e lento. All’ inizio, magari solo un albore di consapevolezza nel momento in cui il velo viene delicatamente sollevato. Non tutti sono pronti ad accogliere subito la rivelazione. C’è una progressione da rispettare, e può darsi che si renda necessaria, da parte di chi lo comprende per primo, un certa pazienza.

A farti capire che ti trovi di fronte a un tuo compagno d’anima può essere uno sguardo, un sogno, un ricordo, un sentimento. E tale risveglio può avvenire anche attraverso un tocco delle mani di lui, o il bacio delle labbra di lei, e la tua anima balza di nuovo alla vita.
Il tocco che desta può essere quello del tuo bambino, di un tuo genitore, di un fratello, o quello di un amico vero. Oppure può essere quello del tuo diletto, che arriva a te attraverso i secoli, per baciarti ancora una volta, e per ricordarti che siete sempre insieme, fino alla fine dei tempi."

“Non è detto che si arrivi a sposare sempre l’anima gemella più strettamente connessa a noi. Ce ne può essere riservata più di una.
Vi potrebbe capitare di sposare un’anima compagna meno interconnessa a voi, ma che ha qualcosa di specifico da insegnarvi o da imparare.

Può darsi che il riconoscimento dell’anima gemella avvenga in un momento successivo della vita, quando ormai entrambi vi siete già formati una famiglia nella vita reale.
E non è escluso che il vostro legame più forte riguardi l’anima di un vostro genitore, di un vostro figlio, o di un fratello. E infine può darsi che il vostro legame più forte sia con un anima che non si è reincarnata durante questo vostro periodo di vita, e che vi stà guardando dall’aldilà, come un angelo custode.

Talvolta la vostra anima gemella è desiderosa e disponibile.
Quest’uomo o donna potrebbe riconoscere la passione e la giusta reazione chimica esistenti tra voi, gli intimi e sottili legami che derivano da tante appartenenze reciproche verificatasi nelle vite passate.

Eppure questo incontro potrebbe addirittura risulatare dannoso per questioni di evoluzione d’anima.
Se una è meno sviluppata dell’altra possono subentrare elementi di gelosia, possessività, odio e paura.
Tali tendenze sono dannose per l’anima più evoluta pur provenendo dall’anima gemella.
Forse si produrrà un’altra opportunità nel corso della vita, perchè i risvegli tardivi accadono.

Ci sono poi delle anime che decidono di non sposarsi in ogni reincarnazione.
Si incontrano, stanno assieme finchè non hanno completato il loro compito e poi se ne vanno. I loro programmi sono differenti ed non vogliono o non sentono la necessità di passare tutta la vita assieme. Non è una tragedia è un fatto di ammaestramento.
C’è una vita eterna da passare assieme e talvolta ci può essere bisogno di seguire classi separate.


Un’anima gemella disponibile ma come sopita può invece essere un disastro e fonte di angoscia. Di solito ad impedire il risveglio è il complesso di pensieri volti alla quotidianità. La mente ha subito pronte una serie di scuse:
sono troppo giovane, non ha abbastanza esperienza, non sono pronto a prendere impegni, tu sei di religione/estrazione/razza diversa, e cosi via.

Sono tutte scuse perchè le anime non posseggono e non hanno bisogno di questi attributi.
Non si incappa ogni giorno in un’anima gemella , può capitare una o due volte nella vita.
La grazia divina ricompensa l’anima che ama, il cuore generoso.
Non si deve disperare di incontrare l’anima gemella. Questi incontri sono materia di destino, si verificheranno di certo. E dopo l’incontro sarà la volontà dei partner a determinare il corso degli eventi.

Qualunque decisione prendano sarà questione di libero arbitrio , di scelta. L’anima meno desta prenderà decisioni basate sul ragionamento e su tutti i timori e pregiudizi della mente. Sfortunatamente questo conduce spesso ad una profonda afflizione.
Quanto più desta è una coppia, tanto è più probabile che la decisione si basi sull’amore.
Quando entrambi i partner sono desti, per loro l’estasi è a portata di mano”.



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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT



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