sabato 27 settembre 2014

Messaggio per i "bambini" Indaco, Cristallo e Arcobaleno







Si, sicuramente hai letto centinaia di siti web che ti dicono che sei speciale e che sei diverso, questo è un qualcosa che sai già.. questo è il tuo sentire da sempre.. da quando eri un cucciolo di uomo, ti guardavi intorno, guardavi la tua famiglia, i tuoi amici, le persone, osservavi il contesto in cui vivevi con altri occhi e sentivi dentro di te quel qualcosa di "estraneo" che non ti apparteneva. Sono certa che molte volte avrai pensato: "Ma perché si comportano cosi?!" - "Perché mi sento cosi diversa/o da loro?!!" ... " Perché sono qui?!"


Perché sei qua?

giovedì 25 settembre 2014

Lo stato emotivo trasmette informazioni




Contagio emozionale globaleIl cuore pulsa secondo una schema ritmico che riflette le emozioni che si stanno provando.


Se si tratta, per esempio, di frustrazione o ansia, il ritmo assume uno schema incoerente, mentre se si prova un sentimento di apprezzamento o sollecitudine, esso si configura secondo uno schema più coerente.

In questo modo, il vostro stato emotivo viene trasmesso nell’ambiente circostante, influendo anche sulle persone attorno a voi: costoro ricevono informazioni circa il vostro stato emotivo e voi, a vostra volta, siete influenzati da quello degli altri, che ve ne rendiate conto o meno.

I ricercatori, infatti, hanno potuto misurare lo schema del ritmo cardiaco di una persona nel tracciato delle onde cerebrali di un’altra accanto a lei (McCraty, Atkinson et al. 1998; McCraty 2002). Mentre il campo elettromagnetico del cervello si estende a non più di alcuni centimetri dal cranio, quello del cuore è stato misurato a oltre tre metri e probabilmente copre un’area ancora superiore. Questo significa che si può essere fortemente influenzati dalle energie elettromagnetiche che emanano dal cuore altrui.

Nel mondo attuale le esperienze emozionali positive sono poche e sporadiche… a predominare sono i contesti caratterizzati da campi elettromagnetici negativi. Le ragioni di ciò sono comprensibili, e quel che conta non è scoprire di chi è la colpa, bensì capire come fare per cambiare questo stato di cose.

Sempre più in fretta: i fattori di stress nella vita quotidiana

Negli ultimi vent’anni il tempo e gli eventi hanno subito una straordinaria accelerazione, per effetto delle tecnologie e dei sistemi di comunicazione ad alta velocità: e le reazioni emozionali delle persone si sono adeguate a questi nuovi ritmi. Il risultato è che la paura e l’ansia ne vengono amplificate, e lo stesso avviene con l’irritazione e la rabbia.

La mente si affanna per star dietro alla valanga di informazioni che la raggiunge e il fatto che i media diano ampio spazio a qualsiasi evento negativo abbia luogo ovunque nel mondo contribuisce ad alimentare l’ansia e la paura. A completare il quadro, una cultura della velocità che spinge le persone a fare una molteplicità di cose allo stesso tempo.



Se non si riesce a prendersi il tempo necessario per riequilibrarsi prima di affrontare un nuovo compito o di essere nuovamente investiti da una massa di informazioni, le energie cominciano a dissiparsi. Quando non si riesce a mantenere il passo con i ritmi sempre più frenetici della vita, le emozioni superano i livelli di guardia.


Deficit di attenzione
Stiamo crescendo un’intera generazione che può agevolmente far saltellare la propria mente fra il computer, il telefono, il telefonino, le faccende di casa e la cena, tutto contemporaneamente. La mente ne può anche uscire rafforzata, ma se questo non è accompagnato dal parallelo rafforzamento del cuore, la sfera emozionale può subire pesanti conseguenze. Lo stress dilaga e alla fine la mente perde di efficacia, il cuore ammutolisce e l’intero organismo si deteriora. Fare troppe cose allo stesso tempo ha per effetto di frammentare l’attenzione e di portare la mente a una sorta di paralisi, creando una situazione permanente di deficit di attenzione che soffoca il cuore e compromette la creatività.

Lo dimostra l’aggravarsi dei problemi emozionali manifestati sia dai bambini in età prescolare, sia dagli adolescenti e dai giovani fino all’università: prima erano soprattutto problemi di relazioni tra pari, mentre oggi si tratta di stress e ansia generalizzati.


Virus emozionale
Negli ambienti di lavoro… spesso la negatività di una persona accende e alimenta quella di un’altra, e in breve si crea un virus emozionale che contagia chiunque sia a portata d’orecchio.
Un virus emozionale si trasmette di persona in persona e di gruppo in gruppo attraverso le parole e l’energia. I giudizi, il biasimo, la rabbia, gli stati d’animo negativi o l’autocommiserazione operano come veicoli del virus.
… Lo schema incoerente del ritmo cardiaco di una persona, riflesso delle sue emozioni negative, viene trasmesso nell’ambiente circostante, attraverso il suo campo elettromagnetico, come un’onda radio. Non stupisce, quindi, che in un ascensore affollato le persone tendano automaticamente a rinchiudersi in se stesse e a innalzare intorno a sé barriere protettive.


Il corpo è facilmente contagiato dai sentimenti altrui mediante una sorta di telepatia emozionale, anche senza che la mente ne sia consapevole. Questo spiega perché è possibile ritrovarsi completamente spossati dopo una riunione anche quando l’argomento in discussione non ci riguardava particolarmente da vicino. È l’energia emozionale incoerente del gruppo a provocare nei singoli stress ed esaurimento. L’organismo percepisce l’incoerenza e vi risponde producendo ormoni dello stress.


La vulnerabilità al virus
Quando ci si sente stressati o sopraffatti si è maggiormente vulnerabili a un virus emozionale. In tali circostanze è talmente facile farsi risucchiare dalla reattività emozionale negativa degli altri che i ritmi cardiaci risultano disturbati e l’intero organismo precipita nel caos, aprendo inoltre le porte agli attacchi di qualsiasi altro virus. Molti cadono ammalati nell’arco di pochi giorni dopo un attacco d’ira o uno sconvolgimento emozionale. Quando si è prostrati a livello emozionale, diventa più facile prendersi un raffreddore o un’influenza, o sviluppare un problema in organi deboli o particolarmente predisposti (Cohen, Tyrrell e Smith 1991; Kiecolt-Glaser et al. 1996).
Al contrario, quando si governano bene le proprie emozioni e tutto l’organismo funziona in buona coerenza, il sistema immunitario ne risulta rafforzato e meglio attrezzato per respingere infezioni e malattie (Rein, Atkinson e McCraty 1995; McCraty et al. 1996). Quando vi trovate in uno stato di coerenza cardiaca, siete più protetti dalle energie incoerenti di chi vi circonda.

Questo non significa che diventiate insensibili agli altri, anzi: più alta è la coerenza, maggiori sono la compassione e la comprensione per i loro sentimenti, a cui reagirete guidati da una disposizione mentale emozionalmente più matura. È una situazione analoga a quella del genitore calmo ed emozionalmente stabile, che sa capire meglio come aiutare un figlio con difficoltà psicologiche rispetto a un genitore alterato o che si fa facilmente risucchiare dagli squilibri del figlio.



Lo stress è un problema sistemico
Le persone sono talmente interconnesse che lo stress è diventato un problema sistemico, a livello sia personale sia collettivo; ciò nondimeno, la nostra società tende a non affrontarlo come tale. La ragione è che sono le emozioni a governare le persone più di quanto le persone governino le proprie emozioni. L’alto grado di interconnessione fra le persone significa che non possiamo più ignorare lo stress e l’energia emozionale incoerente degli altri, né possiamo tentare di controllare la cosa mediante regole totalitarie. Le emozioni possono essere soffocate, ma non per questo scompaiono.
La causa principale dell’attuale epidemia di stress è l’incapacità di capire come gestire le emozioni.
In genere le persone credono che sia la mente a tenere sotto controllo le situazioni, mentre invece sono le emozioni a dar forma ai pensieri, alle scelte e ai comportamenti. Sono le emozioni che perpetuano la paura e il dubbio. La ricerca scientifica ha ora rivelato che è possibile coinvolgere il cuore nel governo delle emozioni, per fornire le nuove percezioni necessarie per trasformare lo stress, a livello sia individuale sia collettivo.


Assumersi la responsabilità
È compito di ognuno di noi contrastare l’epidemia di stress. Così come è nostro dovere fare tutto il possibile per cambiare l’ambiente che alimenta lo stress.
Basta una sola persona capace di governare le emozioni attraverso il cuore per innescare la trasformazione dell’ambiente circostante. Abbiamo la possibilità di creare un ambiente più coerente – cambiando quel che possiamo cambiare e tamponando ciò che va oltre le nostre possibilità – mediante l’espressione energetica del cuore.
Ci vuole una certa pratica, un po’ come imparare a mangiare con i bastoncini cinesi. Poi ci si diverte anche.

È attraverso il cuore che le persone cambiano. Intuitivamente tutti lo sanno, ma in genere non si sa come fare perché non se ne capisce il meccanismo. Osserviamo casi di insegnanti e mentori pieni di sollecitudine e carisma che sono stati capaci di far cambiare rotta a un bambino in difficoltà, e questo ci ispira e commuove.


Soluzioni cercate dalla mente, senza partecipazione del cuore
Quando è la mente ad andare in cerca di soluzioni, vi ritrovate calati nel pieno di una sorta di duello mentale con qualcun altro o con voi stessi: la mente tende o ad affrontare a muso duro lo stress o a rassegnarvisi, ed entrambi gli atteggiamenti provocano un depauperamento emozionale perché escludono in parte l’azione del cuore.
Quando il cuore si fa progressivamente da parte, cambiano i sentimenti e le sensazioni che si provano, contraendo le nostre capacità percettive nelle comunicazioni con gli altri.

La sfera emozionale perde di lucidità, si fa arida e depressa.
Le percezioni virano sul pessimismo e sul cinismo. È esattamente quel che accade nelle relazioni interpersonali quando i problemi generatori di stress non vengono risolti. Alla fine, essi possono provocare disturbi di ansia, depressione o una strisciante infelicità: a livello mentale vi convincete di essere felici e che la vostra vita scorre senza problemi, ma sotto sotto sentite che vi manca qualcosa in termini di qualità e autorealizzazione. Quel qualcosa è il vostro cuore. Poiché il cuore è la vostra fonte di vitalità e di visione profonda, è importante che impariate a proteggervi da un’atmosfera stressante senza escludere la sensibilità del cuore.
Chiedetevi in che modo influisce su di voi l’accelerazione del tempo e degli eventi. Esiste un particolare ambiente stressante che vi condiziona? Avete contratto un virus emozionale? A casa? Al lavoro? In gruppi o in attività che vi coinvolgono particolarmente? Dai media? Da altre fonti? Ora domandate al cuore che cosa potreste fare per alleviare lo stress. Scrivete le risposte sul quaderno o nel computer.


Nel profondo del cuore
Abbiamo scoperto che molti dei metodi esistenti per alleviare lo stress in sostanza si riconducono all’aiutare le persone ad ascoltare e rispettare il proprio cuore. A chi ha dovuto sempre lottare per procedere nella propria vita (e si tratta della maggior parte di noi) questa indicazione spesso appare troppo facile o troppo semplice, anche perché l’idea di amare, di apprezzare, di accondiscendere, di sostenere e di avere compassione per se stessi è in conflitto con il modello culturale secondo il quale ogni beneficio va conquistato con la sofferenza (il che vale solo fino a che la sofferenza è così grande che il gioco non vale più la candela). Ricorrendo al cuore per “resettare” il campo energetico emozionale diventa possibile, invece, vedere le cose con più buonsenso.




Questo articolo può essere condiviso e divulgato rispettando il lavoro svolto citando la fonte dello stesso Blog e le relative fonti esterne citate dallo stesso.
Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT

(Fonte: www.pilastridiluce.net )

mercoledì 24 settembre 2014

Salviamo l'ambiente mangiando in modo consapevole







Salviamo l’ambiente mangiando in modo consapevole

Il mondo moderno industrializzato minaccia l’ambiente naturale in più e più modi. Di queste minacce, e di come porvi rimedio, si discute con passione da anni in vari ambiti. Ma viene sempre trascurato un fattore fondamentale: l’allevamento di bovini e altri animali per l’alimentazione umana. Intervista ad Angelica Garcia, Direttrice del Centro Universitario Emilio Cardenas in Messico …


L’allevamento su vasta scala, sia di tipo intensivo (in grosse stalle senza terra dove gli animali sono stipati, come accade in Italia), sia di tipo estensivo (i grandi ranch degli Stati Uniti, o i pascoli nei paesi del Sud del mondo) é chiaramente insostenibile dal punto di vista ecologico. Ormai, la metà delle terre fertili del pianeta viene usata per coltivare cereali, semi oleosi, foraggi, proteaginose, destinati agli animali. Per far fronte a questa immensa domanda – in continuo aumento, in quanto le popolazioni che tradizionalmente consumavano poca carne oggi iniziano a consumarne sempre di più – si distruggono ogni anno migliaia di ettari di foresta pluviale, il polmone verde del pianeta, per far spazio a nuovi pascoli o a nuovi terreni da coltivare per gli animali, che in breve tempo si desertificano.

Per consumo di risorse, latte e carne sono indiscutibilmente i “cibi” più dispendiosi, inefficienti e inquinanti che si possano concepire: oltre alla perdita di milioni di ettari di terra coltivabile (che potrebbero essere usati per coltivare vegetali per il consumo diretto degli umani), e oltre all’uso indiscriminato della chimica, vi é la questione dell’enorme consumo d’acqua in un mondo irrimediabilmente assetato, il consumo dienergia, il problema dello smaltimento delle deiezioni animali e dei prodotti di scarto, le ripercussioni sul clima, l’erosione del suolo, e ladesertificazione di vaste zone.

L’USO DI PRODOTTI CHIMICI

L’uso di prodotti chimici per l’agricoltura nei paesi più “sviluppati” é evidente dai dati statistici: in Germania, Giappone, Gran Bretagna, se ne usano pi˘ di 300 kg per ettaro, in Italia 104, mentre i consumi scendono a 35 in Cina, a 22 in Messico, a 7 in Bangladesh e a 1 in Nigeria.
I prodotti chimici comprendono fertilizzanti, pesticidi (che uccidono gli insetti nocivi per le colture) ed erbicidi (che uccidono le piante nocive): tutti inquinano il suolo, l’acqua e il cibo stesso. Dal 1945 ad oggi il consumo di pesticidi E’ decuplicato, mentre i danni provocati dagli insetti alle colture E’ raddoppiato.

Non si tratta di un problema legato solo all’agricoltura in sé e per sé, ma all’agricoltura finalizzata all’allevamento di animali: per quanto riguarda gli erbicidi, ad esempio, é indicativo il fatto che l’80% di quelli usati negli USA viene utilizzato nei campi di mais e di soia destinati all’alimentazione degli animali.

Il massiccio uso di fertilizzanti E’ dovuto soprattutto alla pratica dellamonocoltura, che risulta conveniente in quanto consente una industrializzazione spinta: vengono standardizzate le tipologie di intervento, i macchinari agricoli, le competenze e i tempi di lavoro. Se anziché alla monocoltura i suoli fossero destinati a coltivazioni a rotazione per uso diretto umano, non sarebbero necessari prodotti chimici, perché il suolo rimarrebbe fertile.

IL CONSUMO DI ENERGIA E RISORSE VEGETALI

Nel trasformare vegetali in proteine animali, un’ingente quantità delle proteine e dell’energia contenute nei vegetali viene sprecata: il cibo serve infatti a sostenere il metabolismo degli animali allevati, ed inoltre vanno considerati i tessuti non commestibili come ossa, cartilagini, frattaglie, e le feci.

Esiste il cosiddetto “indice di conversione”, che misura la quantità di cibo necessaria a far crescere di 1 kg l’animale. Ad un vitello servono 13 kg di mangime per aumentare di 1 kg, mentre ne servono 11 a un vitellone (un bue giovane) e 24 ad un agnello. I polli richiedono invece solo 3 kg di cibo per ogni kg di peso corporeo. Se si considera poi che l’animale non è tutta carne, ma vi sono anche gli “scarti”, queste quantità vanno raddoppiate.

IL RENDIMENTO DELLE PROTEINE ANIMALI E' ANCORA PIÙ BASSO.

Un bovino, ad esempio, ha un’efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioé 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.

Oltre allo spreco di energia necessaria per il funzionamento dell’organismo, va contata l’energia necessaria per la coltivazione del cibo per gli animali e per il funzionamento degli allevamenti stessi.
Dal punto di vista dell’uso di combustibile fossile, per ogni caloria di carne bovina servono 78 calorie di combustibile, per ogni caloria di latte ne servono 36, e per ogni caloria che proviene dalla soia sono necessarie solo 2 calorie di combustibile fossile, un rapporto di 39:1 a sfavore della carne.

IL CONSUMO D’ACQUA

Il 70% dell’acqua utilizzata sul pianeta é consumato dalla zootecnia e dall’agricoltura (i cui prodotti servono per la maggior parte a nutrire gli animali d’allevamento). Quasi la metà dell’acqua consumata negli Stati Uniti è destinata alle coltivazioni di alimenti per il bestiame.

Gli allevamenti consumano una quantità d’acqua molto maggiore di quella necessaria per coltivare soia, cereali, o verdure per il consumo diretto umano. Dobbiamo sommare, infatti, l’acqua impiegata nelle coltivazioni, che avvengono in gran parte su terre irrigate, l’acqua necessaria ad abbeverare gli animali e l’acqua per pulire le stalle.
Una vacca da latte beve 200 litri di acqua al giorno, 50 litri un bovino o un cavallo, 20 litri un maiale e circa 10 una pecora.

Il settimanale Newsweek ha calcolato che per produrre soli cinque chili di carne bovina serve tanta acqua quanta ne consuma una famiglia media in un anno.

LE DEIEZIONI

In Italia gli animali da allevamento producono annualmente circa 19 milioni di tonnellate di deiezioni a scarso contenuto organico, che non possono essere usate come fertilizzante. Attualmente, lo smaltimento di questi liquami avviene per spandimento sul terreno, il che provoca un grave problema di inquinamento da sostanze azotate, che causa inquinamento nelle falde acquifere, nei corsi d’acqua di superficie, nonché eutrofizzazione nei mari.

Anche i farmaci somministrati agli animali possono passare nell’ambiente con i reflui e residuare nei suoli, nei vegetali, nelle acque e quindi negli alimenti di cui si ciba l’uomo, come le verdure o il pesce.

Calcolando il carico equivalente, ovvero trasformando il numero di animali in quello equivalente di popolazione umana che produrrebbe lo stesso livello di inquinamento da deiezioni, in totale, in Italia, gli animali equivalgono ad una popolazione aggiuntiva di 137 milioni di cittadini, cioé più del doppio del totale della popolazione.

LE RIPERCUSSIONI SUL CLIMA

Le conseguenze più drammatiche del consumo di latte e carne si verificano nel Terzo Mondo: il disboscamento operato per far posto agli allevamenti di bovini destinati a fornire proteine animali all’Occidente ha distrutto in pochi anni milioni di ettari di foresta pluviale.
Ogni anno scompaiono 17 milioni di ettari di foreste tropicali. L’allevamento intensivo non ne è la sola causa, ma sicuramente gioca un ruolo primario: nella foresta Amazzonica l’88% dei terreni disboscati é stato adibito a pascolo e circa il 70 % delle zone disboscate del Costa Rica e del Panama sono state trasformate in pascoli. A partire dal 1960, in Brasile, Bolivia, Colombia, America Centrale sono stati bruciati o rasi al suolo decine di milioni di ettari di foresta, oltre un quarto dell’intera estensione delle foreste centroamericane, per far posto a pascoli per bovini. Per dare un’idea delle dimensioni del problema, si pensi che ogni hamburger importato dall’America Centrale comporta l’abbattimento e la trasformazione a pascolo di sei metri quadrati di foresta.

Paradossalmente, questa terra non é affatto adatta al pascolo: nell’ecosistema tropicale lo strato superficiale del suolo contiene poco nutrimento, ed é molto sottile e fragile. Dopo pochi anni di pascolo il suolo diventa sterile, e gli allevatori passano ad abbattere un’altra regione di foresta. Gli alberi abbattuti non vengono commercializzati, risulta più conveniente bruciarli sul posto.

La geografa Susanna Hecht racconta che il 90% degli allevamenti di bestiame nella ex-foresta amazzonica cessa l’attività dopo circa otto anni, per ricominciare in altre zone. Si possono percorrere centinaia di chilometri di strada nella foresta amazzonica senza trovare altro che terre abbandonate dove cresce una vegetazione secondaria.

Nelle zone semiaride, come l’Africa, lo sfruttamento dei suoli per l’allevamento estensivo (i cui prodotti vengono esportati nei paesi ricchi) porta alla desertificazione, cioé alla riduzione a zero della produttività di queste terre. Le Nazioni Unite stimano che il 70% dei terreni ora adibiti a pascolo siano in via di desertificazione.

Anche alcune parti delle Grandi Pianure del “West” americano si stanno trasformando in deserto. Ampi fiumi sono diventati ruscelli o si sono prosciugati del tutto lasciando spazio a distese di fango. Dove prima vi erano vegetazione ed animali selvatici di ogni specie, oggi non cresce più nulla e non vi é più vita animale. L’allevamento estensivo di bovini Ë stato, e continua a essere, la causa di tutto questo.

L’IMPRONTA ECOLOGICA DELLA CARNE

L’impronta ecologica é un concetto elaborato negli anni novanta da Mathis Wackernagel per misurare l’impatto dei nostri consumi sulla natura. Tra i fattori che contribuiscono in maggior misura all’allargamento dell’impronta ecologica individuale riveste un ruolo critico la produzione di tutti i generi di proteine animali.

L’impatto delle coltivazioni di cereali e di leguminose destinate all’alimentazione degli animali è fortissimo in termini di erosione del suolo e di altre forme di danneggiamento, mentre la continua ricerca di nuovi pascoli pesa in modo determinante sulle foreste e sugli habitat naturali.

Ad oggi, secondo l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) il 36% di tutti i cereali prodotti al mondo viene impiegato per nutrire gli animali da carne e da latte, con differenze che vanno dal 4% in India, al 25% in Cina, al 65% negli Stati Uniti.
Inoltre, il Rapporto 2004 del World Watch Institute riporta che, valutando sia l’acqua utilizzata per irrigare le coltivazioni destinate al mangime che quella impiegata per la pulizia delle stalle, si giunge a una stima in base alla quale a ogni chilo di carne di manzo corrispondono 108 metri cubi d’acqua. Gli allevamenti sono strutture ecologicamente costose anche per la produzione di gas serra, dato che i ruminanti generano metano pari a un sesto delle emissioni globali.

IL CONSUMO DI CARNE E’ IN COSTANTE CRESCITA

I maggiori consumatori di carne siamo noi del Nord del mondo. Il World Resources Institute calcola che gli americani ne ingurgitano 122 chili a testa ogni anno, gli italiani 88 chili.

La Confederazione italiana agricoltori ha recentemente sottolineato una crescita del consumo di carne bovina del 6,8% negli ultimi due anni (4% nel solo anno scorso), con acquisti domestici di 400 mila tonnellate nel 2004, per un importo superiore ai 3,5 miliardi di euro.
Siamo al quinto posto in Europa per l’uso di carne bovina, dopo irlandesi, maltesi, danesi e francesi. Questi ultimi sono i principali esportatori di bovino nel nostro paese. Ma, secondo il Centro d’Informazione Carni francese, in tutto il continente non si riesce a soddisfare la richiesta di carne bovina, che arriverà presto dall’America Latina. Ed é proprio in quella zona del pianeta, ma non solo, che si sta assistendo al boom dell’allevamento e della monocultura di piante destinate al nutrimento di animali da tavola.

IL CASO HAMBURGER CONNECTION IN AMAZZONIA

Un caso esemplare é ciò che sta accadendo in Amazzonia. Il Centro Internazionale di Ricerca Forestale (CIFOR) ha recentemente denunciato un danno ambientale enorme e ha individuato negli allevamenti di bovini uno dei principali fattori responsabili della perdita di zone della foresta amazzonica brasiliana. Anche nell’ultimo anno sono infatti spariti intorno ai ventiquattromila chilometri quadrati di alberi, per una superficie pari alla Sardegna.

Il team di scienziati del CIFOR ha applicato al fenomeno amazzonico la definizione di Hamburger Connection, coniata nei primi anni ottanta dall’ambientalista statunitense Norman Myers per indicare nell’incremento rapidissimo delle esportazioni di carne dal Centro America verso le catene di fast food degli Stati Uniti una delle forze motrici dell’incremento della deforestazione di quella regione. Si stima che il Brasile sia oggi il primo esportatore mondiale di carne bovina, con un fatturato triplicato dal 1995 e un milione e 400 mila tonnellate esportate.

LA NUOVA FRONTIERA DEL MANGIME DI SOIA

Ma, stando agli ultimi rapporti finanziari, il vero e proprio oro verde delle Amazzoni è la soia. La coltura della leguminosa sta avanzando dalle zone di savana del centro-sud del Mato Grosso, dove si era attestata negli anni ottanta, verso una serie di territori amazzonici, nel nord di quello stesso stato ma anche in Roraima, Rondonia e nell’estremo sud dello stato di Amazonas e viene spinta dall’enorme sviluppo del suo mercato mondiale, dai prezzi eccellenti, dall’esistenza di significativi investitori stranieri e da alcuni grandi produttori locali.

Blairo Maggi, il governatore del Mato Grosso, é chiamato il “re della soia” in quanto é il maggiore proprietario mondiale privato di terreni di produzione di questo vegetale.
Nel 2004 il suo Maggi Group ha fatturato 600 milioni di dollari e prodotto 2 milioni di tonnellate di soia. Non si tratta di quella pianta il cui nome evoca eco-sostenibiltà e alimentazione sana, ma della monocultura della soia nella varietà utilizzata per i mangimi che, sull’onda della paura della BSE (Mucca Pazza), viene sempre più richiesta dalle nazioni ricche come sostituto delle farine animali. Maggi è stato anche fondamentale nella creazione di infrastrutture per lo spostamento dei raccolti.

La realizzazione di una rete di terminal fluviali per il transito e il carico di imbarcazioni, che da sole spostano l’equivalente di mille camion di soia, ha accorciato e reso più economico il trasporto, aumentando ancora l’attrattiva rappresentata da questa “nuova frontiera”.
Il governatore ha avviato la creazione di vie che tagliano il cuore dell’Amazzonia, favorendo l’apertura dell’autostrada BR-163 in costruzione tra Cuiaba, la capitale del Mato Grosso, al porto di Santarem.

In uno studio effettuato per il WWF, l’analista ambientale olandese Jan Maarten Dros sostiene che oggi la soia è il maggior responsabile diretto e indiretto della deforestazione. Diretto perché si sta convertendo la savana dalla sua naturale vegetazione in campi di soia, indiretto perché in questa regione molti allevamenti vengono rimpiazzati da coltivazioni della leguminosa da parte di agricoltori che affittano o acquistano la terra.

Ciò significa che gli allevatori tendono ad avanzare, continua Droos, in nuove sezioni della foresta, causando ulteriore disboscamento. Non bisogna dimenticare che il 75% della soia oggi viene destinata all’alimentazione animale.

L’ASPETTATIVA DI UN FUTURO CONSAPEVOLE

Che cosa si deve prevedere per il futuro? Entro il 2020 (e rispetto al 1997) il mondo in via di sviluppo aumenterà prevedibilmente del 50% la domanda di cereali complessiva, del 39% la domanda di cereali per l’alimentazione umana, dell’85% quella per l’allevamento, e del 92% la domanda di carne. Ciò corrisponderò a un incremento di circa l’86% della domanda globale di cereali e carne (Norman Myers e Jennifer Kent).

L’economista e sociologo Jeremy Rifkin rimarca che 800 milioni di persone soffrono la fame perché gran parte del terreno coltivabile del pianeta viene dedicato a farvi nascere foraggio e cibo per gli animali da carne.

La speranza é che le economie emergenti sappiano valutare e programmare modelli di crescita economica profondamente diversi da quelli occidentali. E che gli abitanti del Nord del mondo si rendano conto di come le loro scelte alimentari presentino conseguenze per la struttura sociale mondiale, per la salvaguardia dell’ambiente e per la loro salute individuale.
La schiera delle persone che decidono di modificare la propria alimentazione a vantaggio della propria salute, ma anche come opzione consapevole nei confronti del pianeta e di chi vive in situazioni geografiche più svantaggiate aumenta sempre più e crescono le pubblicazioni, i luoghi e le opportunità in cui approfondire i vari aspetti di una scelta alimentare responsabile.


(Articolo di Claudio Ferrarini
http://claudioferrarini.wordpress.com/2012/09/08/salvate-lambiente-mangiando-verde/)



Per quanto riguarda il consumo di carne e pesce, nell’articolo non viene fatta menzione degli altri molteplici danni e ripercussioni che tali “alimenti” hanno sulla nostra salute. Infatti il consumo di carne e pesce è scientificamente provato che è la causa di gravissime malattie come ilcancro e le malattie cardiovascolari, e di tante altre patologie in aumento esponenziale. Nell’articolo infatti viene riportato che il consumo di carne è in netto aumento, soprattutto nei Paesi industrializzati, ed è proprio in questi Paesi che assistiamo, giorno dopo giorni, ad uno spaventoso aumento di gravi malattie. Basti pensare che le statistiche riportano che oggi 2 persone su 3 si ammalano di cancro. Pertanto la nostra salute è strettamente collegata anche al nostro modo di alimentarci .


Questo articolo può essere condiviso e divulgato rispettando il lavoro svolto citando la fonte dello stesso Blog e le relative fonti esterne citate dallo stesso.
Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT


(Fonte: http://laviadiuscita.net/salviamo-lambiente-mangiando-in-modo-consapevole/)

martedì 23 settembre 2014

Sequenze di numeri dai nostri Spiriti Guida e flussi astrologici


Sequenze di numeri dai nostri Spiriti Guida e flussi astrologici




Ci sono determinati numeri che vi appaiono in modo sincronico, come 222, 333, 444, 1234, e 11 11 : i seguenti numeri vengono utilizzati dal nostro Spirito guida per guidarci nel nostro cammino spirituale . Queste visualizzazioni sono segni che ci indicano come proseguire nella strada del percorso di crescita spirituale.

Come nella numerologia, lo studio dei numeri è  il modo in cui essi riflettono certe attitudini e tendenze caratteriali, come parte integrante del piano cosmico. Ogni lettera ha un valore numerico che fornisce una relativa vibrazione cosmica . La somma dei numeri nella vostra data di nascita e la somma del valore derivato dalle lettere del nome forniscono una interrelazione di vibrazioni. Questi numeri mostrano la personalità della persona, lo scopo nella vita ed i talenti che si celano nell'individuo.

sabato 20 settembre 2014

Fenomeno ORBS : Tutto quello che serve sapere


Fenomeno ORBS
Cosa sono? (Varie teorie e ricerche scientifiche)

Rispondere a questa domanda può essere semplice, ma poi per cercare di rispondere in modo completo ed esauriente la risposta diventa sempre qualcosa di complesso.

O.R.B.S. non è una parola che ha uno specifico significato, è un acronimo inglese e per intero significa Orbital Reduction Ball Shine, che tradotto in Italiano suona così: Piccola Palla Orbitale Brillante.

Il nome non rende giustizia al fenomeno, molto probabilmente è stato un nome scelto quando le ricerche serie sul fenomeno non erano ancora state effettuate e si è scelto in maniera popolare un nome in base alle impressioni date dall'impatto visivo del fenomeno.

Per quanto ci riguarda, dopo tutte le nostre scoperte il nome che renderebbe giustizia a questo fenomeno sarebbe: Sfere Elettromagnetiche a Fotosensibilità Variabile, che in Inglese suonerebbe così: Electromagnetic Spheres with Variable Photosensitivity. Un acronimo della cosa potrebbe essere E.S.VA.P. o Esvap.



Gli Orbs (o Esvap) sono delle piccolissime sfere di grandezza inferiore ad un granello di sabbia costituite da 2 campi elettromagnetici, un campo elettromagnetico esterno caricato negativamente e un campo elettromagnetico interno più piccolo caricato positivamente. Con questa configurazione gli Orbs non riflettono la luce ma si limitano a deviarla risultando invisibili. Questa configurazione possiamo definirla Fase Morta o Oscura.

Possono essere immortalate su fotografie e filmati a patto che sia presente una forte fonte luminosa, senza la quale è impossibile ritrarle nelle foto o nei video.

E' necessaria la presenza di una forte fonte luminosa perchè gli Orbs (o Esvap) non brillano di luce propria ma di luce riflessa, infatti quando vengono colpiti dai fotoni (tutto emette fotoni e i fotoni hanno una carica elettrica negativa) innescano una reazione in funzione della carica positiva o negativa dei loro campi elettromagnetici.

 
Gli Orbs diventano visibili quando il campo elettromagnetico esterno inizia a caricarsi positivamente accumulando cariche positive presenti nell'aria e di conseguenza il campo elettromagnetico interno inizia a caricarsi negativamente. L'inizio di questo processo di carica è definibile Fase di Carica, in questa Fase gli Orbs sono poco visibili e poco brillanti, la quantità di fotoni che riescono a riflette è molto scarsa. Questa è la Fase in cui di norma si possono vedere facce o disegni all'interno degli Orbs.

Quando la carica del campo elettromagnetico esterno è totalmente positiva e di conseguenza la carica del campo elettromagnetico interno è totalmente negativa gli Orbs raggiungono la massima brillantezza riflettendo la totalità dei fotoni della luce da cui sono colpiti. Questa Fase è definita Fase di Espulsione. Caratteristica peculiare di questa Fase è la presenza di cerchi concentrici all'interno della sfera luminosa che non dipendono dagli Orbs ma è un effetto di riverbero della luce del flash che rimbalza tra i campi elettromagnetici.

I due campi elettromagnetici poi si scaricano tornando alle cariche originarie, questo momento è definito Fase di Scarica e si può notare un alone circolare esterno agli Orbs ben definito ed un cerchio interno che appare come un velo più trasparente.




Gli Orbs sono anche visibili ad occhio nudo, è sufficiente porsi dietro la fotocamera e scattare una fotografia facendo scattare il flash e guardando nell'aria antistante il punto di scatto del flash, non più distante di 10 centimetri dal punto in cui si genera la luce del flash, si osserveranno molti piccolissimi puntini luminosi, di un colore bianco intenso da non confondere con altre impurità dell'aria che risultano di forma diversa da quella di un puntino e dalla luce più opaca. Quei piccolissimi puntini luminosi sono gli Orbs.


Un altro modo per osservare gli Orbs sempre e indipendentemente dalla Fase in cui si trovano è attraverso l'ausilio di apparecchiature all'infrarosso, trattandosi di campi elettromagnetici è possibile osservarli con videocamere dotate di modalità di ripresa notturna, con questa tipologia di attrezzatura non è necessaria una forte fonte luminosa.

Gli Orbs non appaiono solamente sulle foto scattate attraverso fotocamere digitali ma anche su fotografie scattate con le classiche macchine fotografiche a rullino. Anche macchine fotografiche costruite negli anni '70 sono capaci di immortalare gli Orbs su rullino a patto che scatti il flash e che ovviamente in quel momento siano presenti nell'aria gli Orbs.


Gli Orbs che appaiono più grandi in realtà sono fuori fuoco per questo sembrano più grandi, ma sono solamente più vicini all'obiettivo della fotocamera o macchina fotografica.

Gli Orbs non sono in alcun modo polvere o pulviscolo presente nell'aria.

Gli Orbs non sono una manciata di pixel difettosi presenti in tutte le fotocamere digitali.

Gli Orbs non sono collegati in alcun modo all'acqua o alla pioggia, solo l'umidità ha un ruolo indiretto nel manifestarsi del fenomeno degli Orbs, infatti l'umidità favorisce la dispersione delle cariche positive dal terreno all'aria, ma nonostante l'umidità gli Orbs saranno visibili solo se presenti e la presenza degli Orbs non è in alcun modo legata alla presenza di umidità.

Gli Orbs sono sferici e da qualsiasi angolazione si fotografano o riprendono rispetto alla direzione del flash appaiono sempre come sfere dal cerchio completo.

Gli Orbs che presentano anomalie di qualsiasi genere e che di norma vengono classificati come Orbs irregolari o anomali sono tali perchè in automatico o in modo manuale si sono attivati o sono stati attivati degli effetti fotografici come quello contro gli occhi rossi (questo è il più comune), o l'effetto pennello o pittura, o uno qualsiasi degli effetti fotografici disponibili. Il risultato è che gli Orbs appaiono luminosi in modo molto più omogeneo e che spesso manca dalla sfera uno spicchio di luna rivolto verso la parte esterna della fotografia.



Gli Orbs sono visibili perchè in corrispondenza di particolari configurazioni di carica dei campi elettromagnetici funzionano come se fossero dei fotomoltiplicatori naturali. I fotomoltiplicatori sono in pratica degli strumenti da laboratorio attraverso cui si studiano i singoli fotoni di luce, il loro funzionamento si basa sull'intensità progressiva di più campi elettromagnetici a carica controllata che amplificano il singolo fotone fino a scomporlo per poterlo studiare.

Gli Orbs riescono a riflettere la luce del flash e a brillare proprio perchè funzionano come i fotomoltiplicatori, sono una sorta di naturale e rudimentale fotomoltiplicatore.
Gli Orbs nell'aria si muovono, logicamente nel movimento degli Orbs influiscono vento, pressione atmosferica, temperatura, e quant'altro caratterizza il movimento dell'aria, ma la causa principale del movimento degli Orbs è la presenza di cariche elettrostatiche presenti nell'aria.

Quando gli Orbs hanno il campo elettromagnetico esterno caricato negativamente seguono la "strada" con la presenza di maggiori cariche elettrostatiche positive, quando invece il campo elettromagnetico esterno è caricato positivamente seguono la "strada" con la presenza maggiore di cariche elettrostatiche negative.

Per questo l'andamento degli Orbs nell'aria è altamente irregolare, possono compiere cambi di direzione repentini fino a quasi 360° e possono compiere rapidissime accelerazioni e brusche frenate.

In alcune foto può essere immortalato tra Orbs fermi e ben definiti un Orbs che lascia una strisciata, quell'Orbs rispetto agli altri si muove ad una velocità elevatissima, basta pensare che la strisciata rappresenta lo spazio percorso dall'Orbs in un lasso temporale di 0,004 secondi o al massimo di 0,008 secondi, ossia il tempo che rimane aperto l'otturatore durante una fotografia con il flash.



Approfondimenti, studi e dichiarazioni di ricercatori
Il fenomeno è stato notato relativamente pochi anni fa, ma Internet si è impadronito di una quantità tale di materiale fotografico da far pensare che dietro ad esso ci sia qualcosa di reale.
Le prime spiegazioni abbozzate dagli esperti lasciano decisamente perplessi:

Craig Amilton Parker, in un suo recente libro dal titolo "Protecting the Soul", (Proteggere l'anima), sostiene che gli ORB sono di varia natura. Ci sarebbero ORB naturali, che non sarebbero altro che trasferimenti di energia, mentre altri ORB sarebbero errori fotografici dovuti a polvere nell'aria, ed infine altri ancora sarebbero spiriti benevoli.

Nel sito orbguide.com quest'anno è comparsa un'ulteriore spiegazione. Si tratterebbe di sfere di energia prodotta dagli Spiriti: gli ORB non sarebbero, dunque, Spiriti essi stessi.

Sempre nello stesso sito si propone una spiegazione di tipo fisico, secondo la quale gli ORB sarebbero insiemi di particelle subatomiche sconosciute le quali, colpite dalla luce di un flash, produrrebbero quegli strani effetti per un fenomeno legato alla fluorescenza dell'insieme.

In altre parole gli ORB verrebbero eccitati dall'energia dei fotoni del flash e l'energia assorbita dall'ORB sarebbe trattenuta e farebbe passare alcuni elettroni della struttura dell'ORB ad uno stato (livello energetico) eccitato.


Subito dopo, trascorso il breve tempo di decadimento proprio della fluorescenza, essi riemetterebbero energia nel campo del visibile, facendo apparire gli ORB.
Dave Juliano, nel sito theshadowlands.net , sostiene che gli ORB sono spostamenti di energia legati allo psichismo di alcuni soggetti che emetterebbero tale energia e che essa sarebbe da correlarsi, in un modo decisamente poco chiaro, con gli spiriti.


 
Quello che segue è del ricercatore Giorgio Rambaldi.
Gli Orbs , o Globi di Luce, hanno una loro realtà fisica , anche se extradimensionale, anche a metri e metri di distanza hanno una loro tridimensionalità , per quanto sottili essi appaiano . Non sono luminosi di per sè, ma ciò che li rende tali è lo strato di materia eterica di cui sono composti . Questa , almeno , è la risultanza delle immagini che ci fornisce un comune apparecchio fotografico digitale .

Di fatto , il sensore CCD è di tipo quantico e bidimensionale , il che significa che ha la tendenza a ridurre le immagini su un piano di realtà più compresso di quanto realmente non sia e , inoltre , va tenuto presente che la struttura stessa dell' Orb varia a seconda della qualità ottica ed elettronica della macchina che lo riprende.

Questo fenomeno è dovuto , probabilmente , alla differente interpretazione di una realtà sottile ( e quindi di difficoltosa identificazione da parte di un sistema digitale ) , che conduce sul filo del rasoio la disposizione dei pixel che riguardano quella sezione dell’ immagine. Sostanzialmente, riprendendo un mobile con accanto un Orb , anche modificando alcuni parametri al computer , avremo una struttura precisa e nitida per quanto concerne il mobile e una struttura più imprecisa e mutevole per quanto riguarda il Globo , causa la componente eterica più rarefatta , più sottile di quest’ ultimo . Sembrerebbe che l’irradiazione luminosa e improvvisa del flash li evidenzi , rendendo visibile una sostanza che si muove normalmente nella gamma infrarossa , ad opera anche del sistema CCD che opera questo passaggio trasformando in luce visibile quella parte di infrarosso vicino attraverso il passaggio elettroni – fotoni , ma questo fatto agisce sulla loro struttura complessiva , alterandone la frequenza e rimandandoli in uno stato quantico a noi non percepibile .

Veniamo ora alle ipotesi sulla loro natura, o se vogliamo, sulle loro funzioni. Vorrei considerare come primaria , quella delle “Forme Pensiero”: ogni persona , come lei certo sa meglio di me , si muove entro i confini di una propria rete mentale ( una gabbia senza sbarre ) , formata da masse di forme pensiero che sono il frutto delle proprie attività cerebrali , intendendo il cervelllo come organo medium tra il corpo e la Mente.


Gli studiosi dei fenomeni acustici potranno comprendere meglio la dinamica della creazione delle forme pensiero, riferendosi alle forme geometriche che si producono:
Quando una placca di risonanza, in cristallo solitamente, viene cosparsa di sabbia e si modifica lievemente l’orlatura della placca stessa.
Quando essa viene fatta vibrare colpendola con una bacchetta od altro, si produce un getto di granellini verso l’alto, che, ricadendo, forma disegni che sono strutturalmente identici al contenuto degli Orbs.
Questo per accennare alla naturale tendenza della materia ad organizzarsi in forme tondeggianti e geometriche, sia essa appartenente alla nostra dimensione fisica o ad altre, molto prossime ad essa.

Dobbiamo anche considerare l’intera gamma di queste esperienze, per avere un comune denominatore. Si tratta, oltre che di fenomeni frequenziali, di fenomeni temporali.
Contemporaneamente alla interpenetrazione dimensionale, si ha una sovrapposizione temporale, se vogliamo interpretare il Tempo secondo lo schema abituale a cui siamo legati e sottomessi.

Altre deduzioni del ricecartore Giorgio Rambaldi sono :

Gli Orbs , quelli ovviamente autentici , svolgono diverse funzioni sul piano esoterico. Appartenendo ad un piano vibrazionale che la Teosofia definisce “Mentale “, essi rispondono, di fatto, a picchi di pensiero particolari che li richiamano.
Io ormai li saluto, quando, in deterrminate condizioni ambientali e di luogo (meglio se vi sono molto legno e del vetro) , essi si annunciano con un colpo secco, che credo corrisponda al momento in cui attraversano la materia fisica. Lo fanno in modo preordinato, come se avessero una coscienza.
Io credo che , di per sè , siano soltanto ” messaggeri ” , ma l’impulso che li spinge e che li crea è quello che li dirige , che dà loro uno scopo . La mia gatta nera, li vede e grazie a questo posso fotografarli anche quando transitano in silenzio di qui . A volte sono in posizioni evidentemente strategiche, come delle web – cam eteriche che spiano i nostri movimenti .


Possono interagire con gli esseri umani?
Finora non si ha notizia certa che gli Orbs possano interagire con gli esseri umani. E’ tuttavia possibile che con una certa pratica di concentrazione si possa percepire la presenza degli Orbs nell’ambiente, identificando il punto in cui si trovano in quel momento. Le fotografie scattate in questi casi dimostrano l’effettiva presenza degli Orbs che erano stati rilevati sul piano dell’intuizione.
Non vanno dimenticati neppure i casi di fotografie scattate al momento in cui gli animali domestici sono stati visti immobili a fissare davanti a loro una certa zona dell’abitazione. Anche queste immagini mostrano l’evidente presenza degli Orbs che erano di fronte a loro.

C’è chi è andato oltre le ipotesi della ricerca basata generalmente sulla fisicità del fenomeno ed è giunto a dichiarare, in piena convinzione, che gli Orbs siano gli spiriti dei defunti che si trattengono tra i vivi per i loro più disparati motivi.
Tra questi c’è M.F. Chance Wyatt, di Melbourne, che nel suo libro “Spirits Visit Earth: Documented and Recorded Spiritual Happenings”, scritto nel 2008, dichiara che gli Orbs sono delle entità disincarnate che vivono tra gli esseri umani in attesa di oltrepassare la soglia che li porta verso aree più profonde dell’Aldilà. Egli è dell’idea che gli Orbs che noi vediamo sulle fotografie sono gli spiriti che decidono di voler essere fotografati.
Secondo Wyatt alcune persone particolarmente dotate di sensibilità psichica sarebbero capaci di individuare gli Orbs ad occhio nudo solo perché essi sono in grado di decidere se e da chi farsi vedere.
In appoggio a questa affermazione interviene Klaus Heinemann, un fisico sperimentale dell’Università di Tubinga, Germania, e ricercatore per l’UCLA e la NASA e docente presso la Stanford University, che dichiara di aver notato come gli Orbs siano facilmente fotografabili quando vengono interpellati, come se fossero creature intelligenti, e si chiede loro di poterli fotografare. Cosa che, secondo lui, non potrebbe avvenire se gli Orbs fossero solamente particelle di polvere in sospensione.

Il Prof. Heinemann insieme a Miceal Ledwith, filosofo e membro della Commissione Teologica Internazionale del Vaticano, ha scritto un libro sui globi di luce intitolato “The Orb Project”, edito negli USA nel 2007, in cui riporta che “la ricerca sui globi di luce è solo all’inizio e le immagini di queste emanazioni spirituali ci forniscono l’evidenza di una prova scientifica dell’esistenza di un mondo spirituale”.

Lo statunitense Wyatt, da parte sua, ha anche una spiegazione sul fatto che questi spiriti appaiano in forma di sfera in quanto questa forma rappresenta la più semplice che possano assumere, pur potendo fare altrimenti, poiché la sfera applica una forza eguale e costante su tutta la superficie della sua struttura.
L’équipe di Wyatt ha provveduto a fotografare gli Orbs con particolari apparecchiature a raggi infrarossi, telecamere e complesse attrezzature fotografiche munite di speciali lenti ottiche.

L’osservazione dei loro movimenti, ripresi con attrezzature a infrarossi, ne dimostra la notevole velocità motoria autonoma, anche con cambi di direzione improvvisi non influenzabili dal vento o da altri mezzi fisici. Dai rilevamenti effettuati gli Orbs osservati presenterebbero una dimensione sferica variabile dai 5 ai 15 centimetri di diametro.


Gli Orbs nelle fotografie esistono lo afferma la Nasa
Il Professore Klaus Heinemann, un ricercatore della NASA, l'agenzia spaziale americana, stava un giorno sfogliando una raccolta di foto scattate da sua moglie ad un raduno di guaritori spirituali, quando ha notato che molte di esse contenevano lo stesso pallido, ma chiaramente definito, cerchietto di luce, come una luna in miniatura, sospesa sopra alcuni dei soggetti ripresi. Dapprima, gli è sembrata solo una coincidenza: come tutte le persone molto razionali, ha inizialmente presunto che le foto fossero difettose:

" Ho pensato che i cerchietti fossero causati da polvere, particelle sospese nell'aria, anomalie del flash, gocce di vapor d'acqua e così via" dice il Prof Heinemann. 'Poi mi sono talmente incuriosito, che sono ritornato nella stanza dove le foto sono state scattate, nella speranza di trovare una spiegazione logica- come un specchio sullo sfondo- ma non trovai nulla".

Nè poté trovare alcun difetto nella macchina fotografica di sua moglie e, da scienziato con un'esperienza considerevole nelle sofisticate tecniche microscopiche d'esame della materia -fino a livelli di risoluzione atomica - possiamo esser certi che i suoi metodi furono più che rigidi. Ancora confuso, Heinemann partì in quarta per scoprire che cos'altro avrebbe potuto causare i misteriosi cerchietti. Lui e sua moglie hanno così cominciato a scattare a vanvera centinaia di foto digitali, per vedere se fosse possibile ricreare i misteriosi cerchietti. In effetti riuscirono a farli comparire di nuovo, ma per quanto assurdo possa sembrare - solo se loro lo chiedevano-, le apparizioni diventavano visibili alla macchina fotografica! Hanno anche scoperto che questo metodo funziona particolarmente bene quando si fotografano raduni spirituali.

Cosa diamine stava succedendo? Di nuovo uno strano mal funzionamento di tipo tecnico sembrava la risposta ovvia. Tali anomalie accadono frequentemente nella fotografia digitale. Se, per esempio, si dà una lieve scossa ad una macchina fotografica durante lo scatto, specialmente con luce fioca, si può ottenere facilmente un'immagine duplice. Il Prof Heinemann ha nuovamente escluso un difetto tecnico perché egli era in grado di eliminare, grazie alle sue conoscenze, tutti i problemi comuni associati con la fotografia digitale- come particelle di polvere, goccioline d'acqua, riflessi ed un sacco di altre cause probabili, eppure gli Orbs di luce continuavano ad apparire. Più immagini riprendeva, più acquistava esperienza nello studio delle bizzarre proprietà di queste luci brillanti.

Heinemann ha condotto dozzine di esperimenti usando due macchine fotografiche poste su treppiedi, sotto condizioni controllate. In uno dei suoi primi tentativi ha scoperto che gli orbs possono muoversi molto velocemente, fino a 800 Km/h o anche più. Ha anche osservato che, scattando due foto contemporaneamente con due macchine fotografiche che inquadrano lo stesso oggetto, ma da due angolazioni diverse, l'orb appare solo in una delle due immagini riprese simultaneamente, come se gli Orbs, in qualche modo, avessero scelto su quale macchina fotografica apparire o se apparire su tutt' e due! Alla fine, ad Heinemann è stata lasciata una sola conclusione: che stava indagando su una forma di intelligenza paranormale!

"Ritengo senza alcun dubbio, che i globuli di luce siano uno dei più significativi fenomeni al di fuori di questa realtà che l'umanità abbia mai visto" dice Heinemann. "Fin' ora, c'è stata un' enorme casistica aneddotica sul fatto che il mondo dello spirito esiste, ma ora ritengo che non c'è più nulla di aneddotico. Grazie alla tecnologia digitale, possiamo vederlo per la prima volta, dato che stiamo confrontandoci con un fenomeno non-fisico- benché reale."
La tentazione, naturalmente, è di giubilare tali affermazioni come fandonie poichè molti Professori e colleghi di Heinemann considerano la sua ricerca una totale stupidaggine, ma un numero crescente di altri scienziati rispettabili rifiuta di rigettare l'ipotesi che gli Orbs di luce potrebbero offrire un'affascinante occhiata sull'ignoto. All'inizio di quest'anno, la prima conferenza mondiale sugli Orbs ha avuto luogo a Sedona,in Arizona, dove molti scienziati si sono fermamente dichiarati e convinti che si tratti d'un fenomeno paranormale genuino.

Le loro conclusioni, se corrette, possono avere implicazioni enormi sul nostro modo di vedere l'universo e sul ruolo che in esso giochiamo. Gli esperti dicono che solo perché qualcosa non è stato ancora scientificamente verificato, non vuol dire che non esiste. William Tiller, un fisico teorico che da ben 35 anni indaga su coscienza e materia alla Stanford Università, in California, ha ricordato alla conferenza che ciò che noi vediamo coi nostri occhi fisici comprende meno del 10 per cento dell'universo noto, perché la visione umana opera solo in una limitata regione dello spettro elettromagnetico.

Per esempio, sebbene sappiamo che esistono, non possiamo vedere le onde radio, anche se trasportano enormi quantitativi di informazioni.

Similmente, Miceal Ledwith, un professore di Teologia che per dieci anni è stato Presidente del Maynooth College alla National University of Ireland, ha ricordato agli scettici che quando, nel 1861, il Dr Ignaz Semmelweis aveva affermato che ci poteva essere un collegamento invisibile tra i chirurghi che non si lavavano le mani e l'alta incidenza di infezione dopo il parto, i suoi colleghi lo avevano preso in giro, sebbene quella fosse la prima evidenza di ciò che più tardi sarebbe divenuto noto come infezione batterica puerperale. "Molte grandi scoperte storiche sono state messe in ridicolo inizialmente, ' ha detto Ledwith alla conferenza sugli Orbs. 'Per me non c'è dubbio che il fenomeno degli Orbs è vero e merita di esser preso in seria considerazione. Non esistono solo poche foto di Orbs, che possono essere facilmente alterate, ma centinaio di migliaia, in tutto il mondo", Ledwith, che è stato anche membro della Commissione Internazionale Teologica presso il Vaticano, ha infatti una raccolta di più di 100.000 foto di Orbs e continua:

"Essi si presentano in tutte le taglie, variando da alcuni millimetri a molti centimetri, a volte appaiono unici ed a volte a centinaia, in colori varianti dal bianco azzurro, al verde, rosa e dorato. Nel tempo ho capito che il lampo del flash è essenziale per catturarli, persino alla luce del giorno. Credo che questo dipenda dal fatto che gli orbs siano visibili grazie ad un fenomeno noto in Fisica come fluorescenza.


Il flash della macchina fotografica causa un processo di fluorescenza rendendo visibili gli Orbs"

Ledwith è ancora incerto su cosa questi Orbs possano essere davvero, ma non ha dubbi che si tratti di apparizione paranormali: "Credo che possono essere molte cose, come spiriti dei trapassati o, come alcuni Maestri spirituali affermano, spiriti in attesa di nascere in un corpo fisico, oppure rappresentare veicoli di altre intelligenze come spiriti della natura o esseri fatti di pura energia che non si sono mai incarnati in un corpo fisico. Ci sono centinaio di diversi tipi di orbs" Molti Scienziati credono che gli Orbs siano sfere d'energia plasma-simile, ma un'energia che può essere studiata con i normali strumenti di rilevazione, anche se sembra in possesso d'un certo grado di controllo sulla sua forma e sul suo aspetto.


Spesso gli Orbs possono essere fotografati più facilmente in luoghi dove è presente un'intensa energia mentale, come durante i raduni spirituali, dice Ledwith, che regolarmente li vede accanto alle mani o al apo dei guaritori, quasi facessero da assistenti nel processo di terapia spirituale Anna Donaldson è una fotografa freelance che ebbe l'incarico di scattare foto di Keith Watson, un Medium che stava aiutando le autorità ad indagare sulla scomparsa di Sara Payne, una bimba rapita sette anni fa, mentre giocava nel giardino dei nonni, nel Sussex.

La "battuta di caccia" prese inizio dal punto esatto in cui Sara era stata vista per l'ultima volta, perché il Medium aveva suggerito che lì sentiva qualcosa, ed infatti, quando le foto sono state sviluppate, un misterioso globo luminoso è apparso in una delle immagini. 'Io non ho mai creduto a questa roba paranormale' dice Anna, 'però non ho riscontrato alcun difetto nella macchina fotografica, perchè ciò avrebbe causato immagini anomale in tutte le foto e non solo in alcune".

Ancora scettica, Anna ha controllato i negativi e analizzato le immagini per cercarvi difetti tecnici, ma nuovamente non riusciva a trovare una risposta logica- fin quando un ricercatore del Paranormale le ha suggerito che le foto possono catturare l'aura delle persone. Nel caso allo studio, il colore bluastro degli Orbs suggeriva la presenza di uno spirito molto giovane e così Anna è andata in Grecia per fotografare il luogo preciso in cui un altro bambino era scomparso. Con suo enorme stupore, le fotografie evidenziarono nuovamente la presenza di un globo blu.

Il giorno dopo, non ancora pienamente convinta dato che pensava che si trattasse di un problema legato alle condizioni d'illuminazione, ne scattava altre, ottenendo lo stesso risultato, sebbene questa volta fossero visibili due orbs di colore arancione. 'Ora so che avevo scattato foto di Orbs con tre macchine fotografiche diverse, in due paesi diversi, in tre giorni diversi: non c'è semplicemente nessuna possibilità che si tratti di un fatto casuale o d'un difetto tecnico' dice Anna. "Ancora non so che cosa pensare, ma suppongo che una macchina fotografica in grado di riprendere un'immagine a una velocita' di 1/ 2.000 di secondo, è in grado di scoprire cose impossibili a vedersi ad occhio nudo." E' possibile che si trattasse degli spiriti dei bambini perduti?

Terri Caldwell, un guaritore di Belbroughton, nel Worcestershire, è fra quelli che si dicono convinti del fatto che gli orbs sono la manifestazione evidente di spiriti umani. 'Per me, gli Orbs sono spiriti che semplicemente vanno in giro ad espletare le loro normali attività,' dice Terri. 'Io credo che tutti noi siamo spiriti che hanno un'esperienza fisica, e quando moriamo la nostra energia ,che si porta dietro tutte le informazioni su di noi, continua ad esistere." Ma non tutti gli Studiosi sono convinti che sia proprio così.

Gary Schwartz, Professore di Psichiatria all'Università dell'Arizona, ha condotto molti esperimenti sugli Orbs con l'aiuto di esperti in Fisica Ottica, ed è rimasto scettico sull'argomento: "Ritengo che la stragrande maggioranza dei casi di cosiddetti Orbs è prontamente attribuita a fenomeni paranormali quando, in effetti, riflessi dispersi in ambienti incontrollati spesso producono immagini similari" ha detto al Congresso, ma questa affermazione non scoraggia Ledwith e soci, che ritengono il fenomeno troppo frequente per essere giudicato fasullo.
Gli Orbs fanno parte della realtà quotidiana, nè più ne meno di noi. Il loro mondo può essere tanto vero quanto il nostro, ma esiste su frequenze più elevate. Quando cambiamo canale sulla TV non facciamo altro che commutarci su una frequenza diversa che contiene informazioni diverse. E' illogico pensare che ciò che non possiamo vedere non sia vero, solo perché l'occhio umano può ricevere una parte molto ristretta dello spettro luminoso. Molti animali possono vedere in zone spettrali precluse ai nostri occhi.

Il Professore Heinemann ha quindi concluso: "La ricerca sugli Orbs è solo agli inizi, ma le fotografie di queste emanazioni dello spirito ormai offrono un'evidenza- mai come ora vicina alla prova scientifica - dell'esistenza di una realtà spirituale.


Secondo il portale Mistero quanto segue:
Con l'avvento sul mercato delle macchine fotografiche digitali , molte persone hanno cominciato a notare " sfere di luce "in varie dimensioni che nella maggior parte delle fotografie apparivano con un bagliore interno.






La differenza fondamentale tra una fotocamera digitale e una macchina fotografica normale è che la fotocamera digitale non ha una pellicola, ma un sensore che converte la luce in cariche elettriche.
Proprio come una macchina fotografica convenzionale, ha una serie di lenti che focalizzano la luce per creare l' immagine di una scena. Anzicche' concentrare questa luce su una pellicola, la proietta su un dispositivo semiconduttore che la registra elettronicamente. Un computer elabora questa informazione elettronica in dati digitali consentendo di vedere ancora più chiaramente all'interno di queste sfere.

Gli scettici hanno sempre sfatato ogni aspetto dell'universo invisibile, in questo caso, i globi luminosi venivano attributi a particelle di polvere, umidità o alla macchina fotografica difettosa. Al contrario, quelli che hanno svolto ricerche e sperimentato i fenomeni Orb sono convinti del contrario. Gli Orbs sono transdimensionali esseri di luce in parole più semplici sono una forma consapevole di energia spirituale che viaggia attraverso le dimensioni e sono per lo più invisibili ad occhio nudo che sono stati visti solo da poche persone che gli hanno catturati sulle macchine fotografiche digitali.


Questi fenomeni sono visti per lo più intorno ai luoghi con buone vibrazioni come i luoghi dove le persone cantano, ballano, meditano o pregano, in sostanza dove vi e' una forte emissione di energia molto positiva!

La convinzione più comune è che gli Orbs sono spiriti, cherubini, angeli, fantasmi o Fate che vegliano su di noi e ci guidano in modo molto sottile analizzando i nostri stati di coscienza e il subconscio di consapevolezza. Le Sfere di Luce simili sono state osservate intorno ai cerchi nel grano e alcuni credono che questi Orbs sono di origine extraterrestre o UFO che si manifestano per interagire con la nostra coscienza. Il Gruppo Modern Day Chi Kung Masters considera gli Orbs come sfere di energia che possono comunicare e guarire.


Gli Orbs possono anche reagire alle emozioni delle persone e compaiono in numero maggiore quando le persone stanno vivendo le emozioni o gli stati coscienti di amore, di gioia e felicità in quanto è un fenomeno interattivo che crea la nostra coscienza .


Caratteristiche secondo la più diffusa concezione delle orbs:


1. essere scattate con macchine fotografiche digitali compatte


2. in un ambiente buio


3. con l'uso del flash


4. non sono visibili ad occhio nudo.



NOTA: Questi 4 punti sono la norma, essi includono polvere, umidità ecc... Poi ci sono le orbs che hanno in comune solo il punto 4.



Una breve guida su come distinguere le orbs dalla polvere, umidità e da altre particelle:Polveri in sospensione o pulviscolo atmosferico:


Il pulviscolo è facilmente riconoscibile, esso appare irregolare nella forma: ovale, esagonale, spesso assume una forma goffa. L'anello interno, così come il nucleo, sono completamente assenti, trasparenza quasi zero.








Particelle di umidità, vapore, condensa, umido, pioggia, ecc...:
Le particelle di umidità sono quelle che più somigliano alle orbs, spesso vengono confuse con le stesse. Hanno sia l'anello intermedio che quello esterno in media, ma a volte possono avere 3, 4 anelli e anche di più, il nucleo è assente in ultimo, non meno importante, la loro trasparenza appare limitata perché spesso al loro interno ci sono detriti di sporco o di altri elementi presenti nell'acqua.









L'immagine sotto, vi mostra la struttura di una vera orbs nel momento in cui rilascia una minima quantità di luce:

1: sono perfettamente circolari

2: hanno una corona, ma si evidenzia solo quando rilasciano una certa quantità di luce.

3: possiedono solo due anelli, se così si possono definire.

3: il nucleo e posizionato perfettamente al centro.

4: l'anello esterno e quello interno si distanziano di poco.

5: la loro trasparenza e limpida, in esse non vi e nessun tipo di detriti.

6: si confondono tra le varie particelle presenti nell'aria quando si usa il flash,
e questo e un ostacolo per chi non e abituato a riconoscerle.

7: a volte possono mostrare dei filamenti come questi orbs con filamenti

8: non ha niente a che vedere con organismi uni cellulare.

9: non e un tipo di alga.

10: non si tratta di fulmini globulari.








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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT

(Fonti: http://www.epvr-research.com/products/cosa-sono-gli-o-r-b-s-e-s-v-a-p-/ - http://misteri.esoterya.com/orbs-globi-di-luce-cosa-sono-realmente/6713/ - http://cellix.xoom.it/orbs.html - http://www.psychics.co.uk/shop/shop_deadbook.html - http://www.shan-newspaper.com/web/misteri/264-visitati-dagli-orbs.html - http://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/gli-orbs-esistono-parola-della - http://misteroufo.blogspot.it/2012/07/orbs-esseri-di-luce-transdimensionale.html -
Rieditate da ragazzaindaco.blogspot.it )

giovedì 11 settembre 2014

Il significato dei numeri



SIGNIFICATO SPECIFICO DEI NUMERI
I numeri racchiudono il codice segreto per interpretare l’universo.




 La valenza simbolica dei numeri è data dal loro valore qualitativo e dalle interazioni con tutti gli altri elementi strutturanti l’universo.Tutte le componenti dell’universo sono caratterizzate da una sequenza numerica che stabilisce il rapporto con tutto ciò che la circonda.

giovedì 4 settembre 2014

La tua leggenda personale



La tua leggenda personaleTratto da L'Alchimista di Paolo Coelho



Nel romanzo L’Alchimista, lo scrittore brasiliano Paulo Coelho (classe 1947) racconta di un giovane pastore itinerante che incontra un vecchio Alchimista, il quale gli conferma che il tesoro da lui sognato esiste davvero, in Egitto, presso le Piramidi e che lo troverà se si impegnerà ad ascoltare il suo cuore. Il giovane intraprende dunque questo viaggio, reale e simbolico, che lo porterà a vivere molte avventure ed a diventare ricco. La ricchezza e poi l’amore però non lo distoglieranno dalla ricerca del suo tesoro, che alla fine infatti troverà, compiendo così la sua ‘leggenda personale’.

La leggenda personale è dunque, per Coelho, quello che si è sempre desiderato fare, sin dalla propria gioventù. Nel primo periodo della vita infatti, tutto è chiaro, perché tutto appare possibile e i giovani non hanno paura di sognare e di desiderare di raggiungere i loro obiettivi.

«La tua Leggenda Personale è quello che hai sempre desiderato fare. Tutti, all’inizio della gioventù, sanno qual è la propria Leggenda Personale.In quel periodo della vita tutto è chiaro, tutto è possibile e gli uomini non hanno paura di sognare e di desiderare tutto quello che vorrebbero voler fare nella vita.

martedì 2 settembre 2014

Come vedere e interpretare l'aura (energie)




Vedere e interpretare l'aura



Questa esercitazione è destinata a coloro che vogliono vedere per la prima volta l'aura e/o per esercitarsi per vedere le aura altrui.
La scelta delle circostanze è importante: non soltanto vedete al meglio l'aura, ma anche otterrete una riservatezza su cosa andrete a vedere.


Situate la persona davanti una parete bianca molto morbida. Una priorità bassa del colore cambierà i colori dell'aura, tale da avere bisogno della conoscenza supplementare sulla combinazione dei colori. Alcune combinazioni di priorità bassa e di colori dell'aura possono causare problemi di interpretazione errata.

Scegliete un punto da guardare: in mezzo alla fronte è ottimo. E' la posizione cosiddetta chakra della fronte o terzo occhio. In alcune culture (India) mettono un simbolo sulla fronte. Un tale segnale nei periodi antichi significava l'invito ad osservare e vedere l'aura.

lunedì 1 settembre 2014

Comprendere lo scopo della propria vita




Qual'è lo scopo della mia vita?



Noi non siamo il nostro corpo, non siamo le nostre emozioni, non siamo la nostra mente e nessuna delle strutture e delle restrizioni che sperimentiamo intorno a noi.

Noi siamo una parte infinita della Forza divina, che in noi ha assunto le forme fisiche per sperimentare una specifica evoluzione spirituale attraverso quella scuo- la chiamata “vita di tutti i giorni”.

Quando siamo entrati nella dimensione terrena l’energia, che e` il nostro vero Io, ha lasciato la sede nel livello piu` alto della pura luce ed e` entrata di sua volonta` nel corpo in cui siamo adesso. Ciascuno di noi ha scelto la sua vita: perche ́ proprio quella gli offriva la possibilita` di fare un passo avanti lungo il percorso infinito della sua evoluzione, e perche ́ quella vita gli permetteva di espandere cio` che egli e` spiritualmente, in modo da farlo diventare un’espressione ancora piu` grande dell’infinita forza vitale.

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