Uno non può mai sapere di sognare, anche se può sognare di dubitare che si tratti di un sogno oppure no. Thomas Hobbes
Esseri soprannaturali nei sogni
La sirena nei sogni
La sirena nei sogni è il simbolo di una attrazione fatale, di un piacere che nasconde delle insidie o di una passione che priva il sognatore di ogni contatto con la realtà.
La sirena nei sogni rappresenta la seduzione ed il potere delle passioni. E’ il simbolo di ciò che attrae in modo irresistibile, dell’istinto e del desiderio non mediati dalla ragione, del fascino soggiogante, della soddisfazione immediata di un impulso.
Le sirene del mito sono esseri fantastici metà donne, metà pesci. Vivono nelle profondità del mare dalle quali risalgono per ammaliare con il loro canto e la loro bellezza gli incauti marinai che, nel tentativo di raggiungerle, si gettano fra le onde e vengono divorati.
Ulisse nel celebre episodio dell’Odissea si fece legare all’albero-maestro della nave per fuggire l’attrazione del loro canto, ed è il significato simbolico di questa immagine che ci aiuta a comprendere meglio la natura della sirena nei sogni. Essere legati all’albero maestro, infatti, è restare aggrappati alla ragione, combattendo con tutte le forze un desiderio autodistruttivo.
La sirena è il simbolo di una attrazione fatale, di un piacere che nasconde delle insidie o di una passione che priva il sognatore di ogni contatto con la realtà.
Sognare una sirena è un segnale importante, perche può aiutare il sognatore a riflettere sulla sua situazione ed i suoi desideri. E questo può spostare l’ago della bilancia verso la ragione fino a quel momento trascurata.
Il significato della sirena nei sogni degli uomini, è quasi sempre collegato ad una donna per cui perdono la testa, oppure ad una trasgressione sessuale per la quale stanno abbandonando ogni forma di prudenza.
Nel simbolismo della sirena nei sogni (e nella realtà) è presente un elemento di corruzione, di degradazione che è importante considerare, la sirena non è solo fascino, attrazione o piacere di abbandonarsi ai propri istinti, la sirena è pericolo. E’ l’aspetto oscuro del l’archetipo del femminile che nel mito porta nella morte e alla perdita dell’anima, e al presente conduce alla perdita della propria identità sociale, al rinnegare i propri valori, pagando un prezzo altissimo per una soddisfazione illusoria.
Ma la sirena nei sogni non si lega solo alle fantasie amorose, a sogni ed inganni, ad un’ esasperata immaginazione sentimentale ed erotica, all’inganno delle passioni, la sirena può indicare ogni altro tipo di tentazione. Ad esempio quella di gettarsi a capo fitto in una situazione attraente, ma illusoria, senza sbocchi, pericolosa.
Ed in alcuni casi può incarnare il fischio di una “sirena” acustica, una sorta di stop, di blocco ad iniziative o situazioni. L’inconscio ha le sue misteriose ragioni ed un originale senso dell’umorismo, e sceglie le immagini che giudica più congeniali alla sensibilità del sognatore, allo scopo di stimolare il ricordo e colpire l’attenzione.
Un gigante nei sogni
Il gigante nei sogni si collega ad un aspetto del sognatore che è “cresciuto” a dismisura e può schiacciare ed ostacolare altri aspetti.
Il gigante nei sogni è un simbolo molto interessante: abbastanza raro, è rappresentazione di qualcosa di “gigantesco” che si sta manifestando nel sognatore o nella sua vita.
Giganti sono gli uomini enormi che nella mitologia greca vengono generati da Gaia, la terra, per vendicarsi dei Titani rinchiusi nel Tartaro. Loro caratteristica è la forza, la possanza, le dimensioni, ma soprattutto la materialità, che contrasta ogni bisogno aereo e spirituale.
Il gigante nei sogni riporta con i piedi per terra, rappresenta la terra e le istanze terrene ed il peso di queste all’interno di una dinamica o di una situazione, il valore dell’oggettività e della realtà. Capiamo allora quanto possa essere importante la sua immagine nei sogni e quanto possa contribuire a meglio comprendere ciò che sta accadendo nel sognatore ed intorno a lui.
Materialità, pregnanza, oggettività, concretezza, forza fisica…sono tutte le qualità che possiamo ricercare nel gigante dei sogni oltre ad una certa “inflazione dell’io” e ad un senso di orgoglio smisurato.
Il gigante si collega quindi ad un aspetto del sognatore che è “cresciuto” a dismisura e può schiacciare ed ostacolare altri aspetti, ma può anche indicare il “gigantesco” potere di alcune idee ed aspirazioni o una sorta di ingenuità che deriva dalle immagini di “gigante buono” che con le fiabe abbiamo introiettato.
Vediamo allora che, nonostante l’apparente semplicità di interpretazione, il gigante nei sogni è un simbolo complesso che va analizzato volta per volta, e che può rimandare a significati molto diversi tra loro.
Una fata nei sogni
La fata in molti sogni simboleggia la capacità di trascendere la realtà del quotidiano e di azzardare nuove ipotesi di vita libere da regole umane, fuori dai limiti del comune vivere.
Presente nei racconti e nelle fiabe di ogni paese, la fata appare di rado nei sogni, ed suo aspetto e carattere possono essere quanto mai mutevoli.
La fata è la rappresentazione delle possibilità soprannaturali o dei poteri sviluppati dalla mente, di una fantasia ed immaginazione dominanti, delle energie sottili che non trovano modo di manifestarsi.
Nella mitologia romana e greca Parche, Moire e Keres si possono considerare le antenate della fata, le radici da cui originano i poteri che danno accesso ad una visione dell’esistenza ampia e misteriosa, in cui si tessono i destini individuali.
Ugualmente significative sono, nella loro ambivalenza, la Banshee della cultura celtica che in se’ riunisce opposte caratteristiche di fata-strega, e Melusina che, nelle sue metamorfosi di donna-serpente, è l’immagine potente degli aspetti contrastanti che dall’inconscio tracimano nell’esistenza.
Le qualità della fata sono spesso ambigue, in lei male e bene si confondono o sfumano l’uno nell’altro. E così il carattere di “meraviglia” che suscita, l’ incanto, la bellezza, il senso di magia facilmente si trasformano in orrore, sospetto, paura.
La fata in molti sogni simboleggia la capacità di trascendere dalla realtà del quotidiano e di azzardare nuove ipotesi di vita libere da regole umane, fuori dai limiti del comune vivere.
Ciò può portare a concepire i progetti più audaci, le fantasie più entusiasmanti ed affascinanti anche quando non appaiono supportate da reali qualità e possibilità di realizzazione, anche quando sono solo frutto di un mancato adattamento ai cambiamenti o alla staticità della situazione. Fantasie e grandiosità irreali che, nei casi limite, sono determinate da un’inflazione dell’io.
Per questa ragione la fata può spaventare a morte le parti più ligie, più abitudinarie, più inquadrate della personalità. La fata è ciò che non si riesce a realizzare e che che cova nell’inconscio gonfiandosi fra desiderio e rancore, fra senso di possibilità e sgomento della rinuncia.
Così questo simbolo può portare vitalità e mostrare al sognatore aspetti di se’ “particolari”, di grande sensibilità e fantasia, di grande fascino, espressioni del femminile e della forza della madre terra.
O al contrario, concentrare in se’ l’ambiguità di una sofferta trasformazione, di una mancanza di adattamento, di un dualismo in cui madre oblativa e madre terribile convivono senza equilibrio.
Extraterrestri nei sogni
Extraterrestri, ufo ed alieni, fra fantasie e sogni danno sostanza a tutto l'inconoscibile, ma pure alle profondità più insondate dell'inconscio individuale e collettivo.
Extraterrestri ed alieni compaiono sempre più spesso nei sogni dell’uomo civilizzato e sono sempre più radicati nella fantasia collettiva.
Fra scienza e fantascienza, alle prese con teorie e scoperte sempre più avanzate sull’universo e sulla vita, nel tentativo di immaginare o di definire l’ignoto e di conoscere gli spazi interstellari, l’ extraterrestre incarna il mistero più profondo e lo rende tangibile ed affrontabile.
E se di volta in volta questi assume le caratteristiche dell‘eroe, del nemico o di un sorprendente “altro da se’“, misura anche il tentativo di afferrare razionalmente ciò che è lontano anni luce dall’umano, di colmare la distanza ed il vuoto, di calmare la paura del diverso, di percepire una somiglianza o fuggire dallo specchio di Medusa di un’orrenda diversità.
Ma soprattutto consente di non immaginarsi soli, semplici e casuali fenomeni di una natura senza scopo. Così che ufo, alieni ed extraterrestri fra fantasie e sogni danno sostanza a tutto l’inconoscibile, ma pure alle profondità più insondate dell’inconscio individuale e collettivo.
E se da un lato questo può essere spaventoso ed oscuro, come molti degli aspetti rinnegati che fanno parte della nostra “ombra“, dall’altro offre una via di fuga dalla condizione umana, la possibilità di immaginare tutto e di giustificare tutto.
Nei sogni l’extraterrestre diventa il simbolo della diversità assoluta e del bisogno di evadere dal quotidiano o di un rifiuto della realtà. “Sei proprio un extraterrestre” è una frase che, detta con ammirazione o con rifiuto, esclude ogni somiglianza ed isola da ogni contesto.
Sognare di essere un extraterrestre può mettere in evidenza le parti della personalità del sognatore che aspirano ad essere diverse e che non sentono o non amano il contatto con quanti vivono attorno, oppure indicare una fantasia eccessiva e fine a se stessa che porta lontano dai compiti e dalle responsabilità quotidiane.
Mentre extraterrestri che nei sogni minacciano l’umanità o il sognatore sono rappresentazione di parti rinnegate che stanno emergendo dall’inconscio, o più oggettivamente espressione del proprio sentirsi soli, isolati, emarginati ed avvertire gli altri profondamente diversi ed ostili
Colloqui sereni e scambi avventurosi con gli extraterrestri dei sogni possono mostrare la voglia, il desiderio o la necessità di accedere ad un sapere diverso, ad amicizie più interessanti, ad esperienze fuori dalla norma, di superare i propri limiti e mettersi alla prova.
Diverso il caso in cui nei sogni si vedano ufo ed astronavi. Questi elementi possono, a seconda del contesto e delle sensazioni che provocano, rappresentare il timore del sognatore nei confronti del mistero e delle cose che non conosce, essere l’espressione della sua ansia di fronte a reali situazioni problematiche ed oscure, oppure mettere in scena, attraverso un’eccessiva propensione alla fantasticheria, il suo desiderio di evasione dalla realtà.
Sognare Dio
Sognare Dio è un modo per ricollegarsi ad una sapienza superiore interna che trascende quella prettamente umana del vecchio saggio, per ampliarsi verso una sublimazione degli umani desideri, una visione allargata che oltrepassa le emozioni e le circostanze vissute.
Non è un sogno frequente, ma la presenza di Dio vi è avvertita come unica ed assoluta, come certa ed essenziale. Il Dio che compare nei sogni può avere sembianze da Antico Testamento: alto, imponente, grande, vecchio, con la barba bianca e richiamare allora (in parte ) l’archetipo del vecchio saggio o del padre, ma può anche offrirsi in forme fumose ed indistinte come vapori o fiamme o con una voce proveniente dal cielo.
Può imporre la propria presenza vigile o spendersi in affermazioni, consigli, asserzioni che possono essere collegate a ciò che il sognatore sta vivendo o vestite di un’aura enigmatica come quesiti da decifrare.
L’idea di Dio è indissolubilmente legata a quello all’uomo e, in modo particolare nei sogni, rappresenta tutte le incognite che l’esistenza reca in se’, l’idea stessa di immensità e di vuoto oltre la tangibile realtà, di assenza temporale, di indissolubilità. E’ l’inizio e la fine, il senso dell’Uno da cui tutto origina ed in cui tutto si concentra.
E’ l’idea astratta di un significato oltre l’incognita della comprensione umana. Concetti che sfiorano l’ immensità, l’infinito e il bisogno di significato, che si distaccano dalle miserie e dalla povertà dell’umano operato e che, per questa ragione, fondono nel Dio che compare nei sogni, gli aspetti psichici meno legati al contingente e che hanno una precisa idea di divinità e di onnipotenza, che ragionano in termini di metafisica e di distacco dalle situazioni.
Un Dio interiore che parla per correggere, per esortare, per indirizzare o per proteggere e le cui considerazioni hanno grande risonanza nel sognatore che, impressionato, cerca l’ interpretazione di questo “messaggio del cielo“.
Così i sogni in cui Dio parla o si rende visibile possono essere molto importanti proprio per la quota di attenzione che sicuramente il sognatore vi riserva, costituendo un sicuro espediente per catturarne l’attenzione.
Sognare Dio è un modo per ricollegarsi ad una sapienza superiore interna che trascende quella prettamente umana del vecchio saggio, per ampliarsi verso una sublimazione degli umani desideri, una visione allargata che oltrepassa le emozioni e le circostanze vissute.
Come se l’inconscio facesse ricorso alla potenza di questo simbolo per richiamare il sognatore alla potenza che egualmente alberga in lui, alla possibilità di leggere le situazioni con una ampiezza e saggezza superiore, come se lasciasse intravedere il frammento di divinità in tutti presente.
Sognare Dio può segnalare la necessità di recuperare il contatto con aspetti del proprio sentirsi “divini” o del proprio potere personale, con la necessità di vedere oltre il contingente. Può segnalare allora la forza e la ricchezza presente in noi e la capacità, di conseguenza, di perseguire realizzare i propri obiettivi nonché superare eventuali ostacoli.
Dio nei sogni può richiamare, con la sua presenza, anche il bisogno di protezione e di conforto, la necessità di una presenza superiore e di una giustizia “divina”, mostrando così paure ed esitazioni o l’incapacità di gestire il proprio vissuto
Può, al contrario mettere in evidenza aspetti di estrema sicurezza o un senso di onnipotenza che forse offusca la nostra capacità di giudizio ed il nostro modo di relazionarci agli altri.
L'unicorno nei sogni
L'unicorno compare nei sogni raramente, ad indicare il bisogno di ritagliarsi uno spazio intimo non toccato dalla banalità o dalla tristezza del quotidiano. Questo avviene più facilmente nei sogni di adolescenti o bambini che sentono la paura di crescere e cambiare....
L‘unicorno, animale fantastico e bellissimo che popola miti e leggende, ha caratteristiche fiabesche, sognanti e “magiche” e con il suo riconosciuto carattere fantastico gode di un tale favore, nell’immaginazione collettiva, da popolare anche i sogni (per lo più di giovani e bambini).
L’unicorno viene rappresentato come un cavallo con un lungo corno, dalle virtù guaritrici e antivenefiche, sporgente dalla fronte e la leggenda vuole che il suo carattere indomito e selvaggio venga ammansito solo dalle cure di una fanciulla vergine.
Nell’antichità lunghi corni di narvalo rinvenuti sulle spiagge erano raccolti, spacciati o rivenduti come appartenenti all’unicorno e, forse è stata proprio la forma perfetta, spiraleggiante ed intrigante di questo attributo a suscitare l’idea di un animale così particolare, bello e raro. Solo nella prima metà dell’800 la nascente scienza zoologica escluderà con decisione l’esistenza in natura di tale specie.
Ma l’unicorno ha continuato ad esistere nei miti e nella fantasia, e la sua grazia e bellezza sono diventate simbolo di una grazia e bellezza spirituale e di una purezza che appartiene alle sfere superiori. Il corno è un evidente simbolo fallico, ma la sua posizione al centro della fronte ( zona preposta all’uso della ragione, “terzo occhio” per la capacità di vedere oltre il tangibile ed il materiale) sublima ogni carica erotica ed ogni fisicità.
Ecco che l‘unicorno concentra in se’ tutta la carica dell’amore nel senso più ampio, ma senza le implicazioni del sesso. Simbolo del Cristo e dell’amore vero, puro e disinteressato che fugge ogni lusinga della materia, la sua immagine elegante si lega al mondo della fantasia, a qualcosa di incorruttibile e non soggetto alle leggi del tempo, della necessità, della realtà.
Compare nei sogni raramente, ad indicare il bisogno di ritagliarsi uno spazio intimo non toccato dalla banalità o dalla tristezza del quotidiano. Questo avviene più facilmente nei sogni di adolescenti o bambini che sentono la paura di crescere e cambiare, che avvertono la fatica di vivere in un ambiente in cui non ricevono adeguato nutrimento interiore.
Sono bambini o persone sensibili che non si fermano alla superficie delle cose e che hanno bisogno di ben altro che le cure materiali. L’unicorno che compare nei loro sogni è l’espressione del loro mondo interiore, del loro “sentire”, di un desiderio di “unicità”, profondità e completezza.
Così anche nei sogni degli adulti l’immagine fantastica dell’unicorno esalta gli aspetti psichici legati alle emozioni più pure e gratuite, alla possibilità di vivere sentimenti idilliaci, a desideri di bellezza e di bontà, al senso di meraviglia verso la vita, all’ingenuità e all’ integrità personale.
Ma può anche esprimere il ritiro nei confronti della realtà, la paura verso il rapporto sessuale, il rifiuto verso le implicazioni pratiche e materiali di un rapporto d’amore o di una qualsiasi relazione, mettendo in evidenza l’adesione ad un mondo immaginato e sognato che ha il sapore dell’ideale.
Un vampiro nei sogni
I sogni in cui il vampiro o i vampiri ci assediano, sono l'espressione perfetta delle parti di noi che si sentono "vampirizzate" dalle richieste altrui e che, per educazione, gentilezza e generosità ( a volte anche per amore) mettiamo a tacere, salvo poi sentirci insoddisfatti e pieni di rabbia.
Questo mostra che ha uno spazio rilevante nelle fantasie umane, la psiche e l’inconscio collettivo lo eleggono rappresentante delle oscure minacce che sorgono dal buio, e le tradizioni e credenze di molte popolazioni dell’est, lo confermano in questo ruolo.
Il vampiro, creatura diabolica, non è altri che un cadavere che si risveglia al tramonto, e sotto forma di pipistrello vaga alla ricerca di un essere umano cui succhiare il sangue.
Questo gli permette di mantenere l’ immortalità in un lungo tempo buio di sospensione dalla morte. A sua volta, colui che viene morso, diventa vampiro ed il contagio si diffonde. Il vampiro è un “ladro” di vita che nutrendosi di sangue assorbe l’energia e la forza necessari a mantenersi vitale, privandone la sua vittima e portandola ben presto alla morte.
La dinamica vittima -carnefice fra i due ha risvolti di grande interesse, perchè ricalca la struttura di molte relazioni di coppia (e non solo) in cui uno prende e l ‘altro si lascia defraudare, e comprende anche aspetti di sensualità e di eros ampiamente sfruttati nella struttura delle storie: il vampiro che si accosta al bianco collo della fanciulla che languida si abbandona, il vampiro sedotto dalla bellezza della giovane il cui morso diventa un bacio appassionato, la fanciulla che, pur terrorizzata, non riesce a sottrarsi al suo potere ed al piacere erotico del morso-bacio, l’uomo concupito e morso da una bellissima donna vampiro ecc.. le variazioni sul tema sono innumerevoli.
La fame di sangue del vampiro non è altro che “fame di vita” che egli non riesce a saziare da solo, un vuoto che ha bisogno di essere colmato e che si traduce in un contare sugli altri per la soddisfazione dei propri bisogni.
Nei sogni il vampiro è rappresentante simbolico di tutti gli attacchi e le invasioni alla propria privacy, degli individui che prendono e pretendono tempo, attenzione, disponibilità, di chi “succhia” energia con le sue richieste o le sue lamentele. Pensate a tutte le volte che, per gentilezza avete ascoltato un amico, un parente, un conoscente in lunghi sfoghi o conversazioni a senso unico il cui unico fine è stato “usarvi” per lenire malessere e frustrazione, e vi siete trovati poi drenati, completamente privi di forza e con la vaga impressione di essere stati manipolati.
In realtà i sogni in cui il vampiro o i vampiri ci assediano, sono l’espressione perfetta delle parti di noi che si sentono “vampirizzate” dalle richieste altrui e che, per educazione, gentilezza e generosità ( a volte anche per amore) mettiamo a tacere, salvo poi sentirci insoddisfatti e pieni di rabbia.
Alcune persone schive e solitarie che vivono il contatto con gli altri con il timore di una fusionalità sentita come perdita di confini e della propria identità, sognano il vampiro quando si sentono molto attratti da una persona dell’altro sesso, oppure quando si sentono minacciati da un rapporto un po’ più stretto e da momenti di intimità.
Naturalmente il vampiro dei sogni può rappresentare anche un aspetto del sognatore che “succhia”, che pretende, che invade gli altri. La struttura dell’immagine e le emozioni che ne scaturiscono saranno allora di grande aiuto per comprendere in che modo agisce e quanto sia riconosciuto il “vampiro interiore” che può collegarsi anche alla brama di potere e di controllo sugli altri, o alla necessità più o meno conscia di servirsi degli altri per sopravvivere o per emergere.
Fantasmi nei sogni
Sono chiara rappresentazione anche dei "fantasmi interiori", di pensieri tormentati o ossessivi che vengono tenuti segreti, controllati e che non emergono minimamente nella realtà dell'individuo. Sarà utile allora per il sognatore porsi domande sulla sua vita e sulle emozioni che mantiene sotto chiave per paura, per vergogna o per il timore di non saperle gestire.
Capita che nei sogni facciano la loro comparsa fantasmi, spiriti o apparizioni soprannaturali. In genere recano molto spavento e muovono il sognatore ad una fuga precipitosa o all’adempimento di rituali atti a farli scomparire.
A volte però questi fantasmi vengono riconosciuti: sono spettri di persone defunte che paiono volere instaurare un dialogo, o apparizioni dall’energia benevola che recano massaggi più o meno misteriosi. L’analisi di questi sogni, deve partire dall’emozione primaria che queste immagini provocano.
I fantasmi che spaventano e provocano terrore sono in genere legati ad aspetti rinnegati, parti della personalità ricacciate nelle profondità dell’inconscio, Se‘ che non hanno avuto la possibilità di svilupparsi e sono rimaste latenti, prive di consistenza, “immateriali”.
Si mostrano allora attraverso l’incubo notturno al fine di creare un collegamento, di agganciare, con la paura, il ricordo e l’attenzione del sognatore.
E sono chiara rappresentazione anche dei “fantasmi interiori”, di pensieri tormentati o ossessivi che vengono tenuti segreti, controllati e che non emergono minimamente nella realtà dell’individuo. Sarà utile allora per il sognatore porsi domande sulla sua vita e sulle emozioni che mantiene sotto chiave per paura, per vergogna o per il timore di non saperle gestire.
Il fantasmi nei sogni possono segnalare anche la paura di affrontare il quotidiano, o il sentirsi ininfluenti, “senza peso“, sentirsi “come fantasmi” all’interno di un contesto sociale, in una relazione, in famiglia. Questi fantasmi spaventosi sono simbolo di tutto ciò che appare confuso, irrazionale, tutto ciò che fugge la chiarezza della ragione, e possono rappresentare anche persone che hanno atteggiamenti ambigui e da cui è necessario guardarsi, o indicare situazioni a cui è meglio non dare “peso“, non dare importanza.
Quando i fantasmi compaiono nei sogni con le immagini amate di un defunto conosciuto, è necessario comprendere il legame che lo univa al sognatore mentre ancora era in vita: affetto amore o solo un rapporto di conoscenza. Fantasmi di persone che vengono riconosciute possono apparire nei sogni a segnalare la necessità di scavare nel passato, o di “guarire” un ricordo, o di ripensare alle qualità di quella persona.
Capita che questi fantasmi dei sogni vengano percepiti come “apparizioni” soprannaturali, come spiriti dall’aspetto più o meno benevolo, e che abbiano un effetto rassicurante e di sostegno per il sognatore, o che rechino messaggi incoraggianti ed utili a compiere una scelta.
A queste apparizioni possiamo attribuire un valore di “guida interiore“, che si manifesta sovente nei sogni attraverso immagini archetipiche, apparizioni sì, incorporee e fugaci, ma capaci di trasmettere una forte energia: spiriti di condottieri, di re o regine, spiriti di animali o di piante.
La Madonna nei sogni
La Madonna nei sogni esprime aspetti del femminile interiore fra i quali maternità e sacrificio, amore ed oblazione, potere e sacralità, fiducia e consolazione. Presta la sua immagine a tutti i contenuti della psiche che hanno contatto con la sicurezza e la spiritualità, che sanno raccogliere e leggere i segnali della vita, che sanno trovare risposte.
La Madonna nei sogni è rappresentazione di un aspetto archetipico che esprime tutta la potenza, la sacralità, la dignità del femminile. Maria Vergine, la Madonna, è la madre di Cristo ed è la figura che ricompone la terribile frattura che le religioni monoteiste hanno portato fra maschile e femminile.
“Non avrai altro Dio all’infuori di me”, recita uno dei comandamenti. Il Dio biblico patriarcale così esigente ed assolutista, spazza via, con la sua potenza e le sue rigide norme, il Pantheon delle antiche divinità equamente divise fra maschi e femmine.
Questa l’origine di un grande disequilibrio che ha favorito il patriarcato in tutto il suo potere ed arroganza, che ha represso i valori del femminile ed inibito il potenziale psichico individuale. La tensione psichica verso l’unità e la completezza, espressa simbolicamente nel polo maschile e femminile della divinità, viene con l’avvento delle religioni monoteiste grandemente compromessa.
Un cambiamento si avrà solo con l’avvento del Cristo: la sua intermediazione fra Dio e l’umanità si rifletterà anche sul femminile dimenticato. La Madonna splende della luce e del potere che il figlio le attribuisce, e questo femminile, seppure sublimato e privato di carnalità e materialità (aspetti che possono sfuggire al controllo maschile), va considerato un tentativo di ripristino del femminile divino da parte della chiesa cattolica.
Tentativo in seguito consolidato con l’istituzione del dogma e del culto della Beata Vergine, che Jung stesso definì il più importante evento della riforma.
La Madonna nei sogni esprime aspetti del femminile interiore fra i quali maternità e sacrificio, amore ed oblazione, potere e sacralità, fiducia e consolazione. Presta la sua immagine a tutti i contenuti della psiche che hanno contatto con la sicurezza e la spiritualità, che sanno raccogliere e leggere i segnali della vita, che sanno trovare risposte.
La Madonna che compare nei sogni è rappresentazione simbolica di un aspetto del sognatore che emerge allo scopo di consolarlo con la sua energia amorevole e materna, di incoraggiarlo con messaggi, di guidarlo con indicazioni, di rispondere alle sue paure ed incertezze. E’ una parte molto potente che può avere effetti di guarigione e di cambiamento.
Una parte che sa “fare miracoli” e che per questa ragione riconnette l’individuo al suo potere personale, all’importanza della creatività e all’accettazione viscerale della vita e delle esperienze che questa porta.
L'orco nei sogni
Tutti quanti conosciamo l’orco delle fiabe. I suoi passi pesanti, l’ombra angosciante della sua mole, la sua fame di carne umana e infantile, hanno segnato una parte della nostra infanzia e...
Tutti quanti conosciamo l’orco delle fiabe. I suoi passi pesanti, l’ombra angosciante della sua mole, la sua fame di carne umana e infantile, hanno segnato una parte della nostra infanzia e possono riemergere nei nostri sogni.
L’immagine di questo personaggio giganteggia in noi come simbolo di quell’energia maschile cieca e prona agli istinti, al puro piacere o alla convenienza del momento. L‘orco non è intelligente e nemmeno molto furbo, ma ha naso fino, un senso primitivo ed animalesco sviluppato, e questo ne determina i comportamenti e le risposte alle varie situazioni.
L’immagine dell’ orco che il nostro immaginario infantile ci rimanda, compare raramente nei sogni, sostituito facilmente dal mostro bieco e massiccio, che come l’orco segue un istinto di convenienza di soddisfazione. L’orco è simbolo dell’aspetto che tutto divora e distrugge e che per la sua sopravvivenza impedisce la crescita altrui.
E’ l’ Urano mitologico che divora i suoi figli, l’archetipo paterno nel suo polo negativo, colui che preferisce la morte dei suoi figli alla loro indipendenza, che teme il loro potere da cui si sente annientato o detronizzato, che vuole conservare il proprio senso di onnipotenza e non sopporta l’idea di dividerla o di esserne defraudato.
L’orco-mostro che compare nei sogni, può essere segnale di una forza cieca e inglobante che opera nella cerchia ristretta del sognatore, di una persona che tenta di dominarlo, di pervertirlo, di plagiarlo. Di una situazione in cui il sognatore appare come vittima sacrificale o incapace di difendersi.
Può essere simbolo anche di un padre che tiranneggia, che controlla e si impone con la forza, che pretende sottomissione.
L’orco è anche immagine di grande impatto che ci mette in contatto con gli aspetti di noi più primitivi ed incontrollati, con tutti gli istinti meno legati alla civilizzazione, con le pulsioni bestiali ed assassine che sono represse dalla coscienza e dal sistema di regole e valori.
Può comparire anche come reazione ad una estrema mitezza, disponibilità e bontà del sognatore, e in questa prospettiva, va considerato come tentativo della psiche di equilibrare ciò che viene avvertito esagerata generosità e apertura verso il prossimo, che mette in allarme gli aspetti più egoisti e legati al proprio particulare.
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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT
(Fonte:di Marni o Marzia Mazzavillani link:guide.supereva)
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