domenica 3 agosto 2014
CHE COS'E' LA CREATIVITA'
Cos’è la Creatività? La Creatività è una qualità
Credevo di non essere creativo. Cosa può essere la creatività oltre il danzare o il dipingere e, come posso scoprire la mia creatività?
La creatività non ha nulla a che vedere con qualche attività in particolare – come dipingere, scrivere poesie, danzare, cantare. Non ha nulla a che vedere con qualcosa in particolare.
Ogni cosa può essere creativa – diamo questa qualità alle cose che facciamo. L’attività in sè non è né creativa né monotona, puoi dipingere in maniera non creativa, ed anche cantare in modo non creativo, mentre puoi pulire il pavimento o cucinare in maniera creativa.
La creatività è la qualità che porti nelle cose che stai facendo, è un’attitudine, un approccio interiore – come guardi le cose.
Quindi la prima cosa da ricordare: non confinare la creatività a qualcosa in particolare, un uomo è creativo – e se è creativo qualsiasi cosa sta facendo, anche solo camminare, nei suoi passi puoi vedere la creatività. Persino quando si siede in silenzio e non fa nulla, anche il non–fare diventa un atto creativo. Il Budda che siede sotto l’albero senza far nulla, è il più grande creatore che il mondo ha conosciuto.
Una volta compreso questo – che sei tu, la persona, che è creativa o no – questo problema scompare.
Non tutti possono dipingere – non ce n’è neanche bisogno. Se tutti diventassimo pittori, il mondo sarebbe molto brutto e difficile da vivere. E non tutti possono essere ballerini, d’altronde non ce n’è bisogno. Invece tutti possono essere creativi.
Qualsiasi cosa fai, se lo fai con gioia, se lo fai con amore, se il tuo modo di farlo non è soltanto convenienza, allora sei creativo. Se da quello che fai qualcosa sta crescendo dentro di te, se questo ti da crescita, allora è spirituale, è creativo, è divino.
Più diventi creativo e più diventi divino. Tutte le religioni del mondo dicono: Dio è il Creatore. Non so se sia il Creatore o no, ma so certamente una cosa: più diventi creativo, più sei divino. Quando la tua creatività raggiunge l’apice, quando tutta la tua vita è creativa, vivi in Dio. Per questo Lui deve essere il Creatore, perchè tutte le persone creative sono molto più vicine a Lui.
Ama ciò che fai. Sii meditativo mentre lo fai – qualsiasi cosa sia! Indipendentemente da ciò che stai facendo.
Non puoi essere la stessa persona dopo un atto creativo.Creatività significa amare qualsiasi cosa stai facendo – gioire, celebrare, come un regalo dell’esistenza! Forse nessuno arriva a conoscere questo: chi pregherà Paras per aver pulito questo pavimento? La storia non ne prenderà nota, i giornali non pubblicheranno il suo nome o la sua foto – ma ciò è irrilevante. Lei ama farlo ed il valore è intrinseco.
Allora, sei stai cercando la celebrità pensando di essere creativo – se diventi famoso come Picasso, perché solo cosi puoi essere creativo – hai perso e non sei creativo per niente: sei un politico, un ambizioso. Se la fama arriva, va bene. Se non arriva, va bene lo stesso, non deve essere considerata. Dovresti invece considerare che a te fa piacere qualsiasi cosa fai, e la fai con amore. È la tua storia d’amore.Se il tuo agire è una storia d’amore, allora diventa creativo. Piccole cose diventano grandi se toccate dall’amore e dal piacere.
Nella domanda chiedi: ‘Credevo di non essere creativo.’ Se credi questo, non diventerai creativo – il credere non è solo credere, ma apre e chiude porte. Se credi cose sbagliate, tutto quello che ti circonda ha porte chiuse, se credi di non essere creativo lo diventerai – quel credere ti ha ostacolato, negando continuamente tutte le possibilità di fluire. Non permetterà alla tua energia di scorrere perché ti stai continuamente dicendo: ‘Non sono creativo’.
Questo è stato detto a tutti, e pochissimi sono accettati come creativi: pochi pittori, pochi poeti – uno in un milione. Questo è folle! Tutti gli esseri umani sono nati creatori. Puoi vederlo guardando i bambini: tutti i bambini sono creativi. Poco alla volta distruggiamo la loro creatività, imponiamo loro opinioni sbagliate, poco alla volta sviamo la loro attenzione, li rendiamo sempre più ambiziosi e interessati all’economia e alla politica. Quando nella vita entra l’ambizione, la creatività scompare – un uomo ambizioso non può essere creativo, non può amare nessun tipo di attività per amore di se stesso. Mentre dipinge pensa, “Quando prenderò il Premio Nobel?” Mentre scrive una novella, guarda avanti, è sempre nel futuro – mentre una persona creativa invece è sempre nel presente.
Siamo noi a distruggere la creatività, nessuno nasce improduttivo, ma rendiamo il novantanove per cento delle persone assolutamente non creative.
Dare la responsabilità alla società non aiuta – devi prenderti la vita nelle mani, abbandonando condizionamenti sbagliati, lasciando da parte auto-suggestioni ipnotiche erronee che ti hanno inculcato nell’infanzia. Buttale via! Purificati da tutti i condizionamenti, ed improvvisamente vedrai che sei creativo.
Essere, ed essere creativo, sono sinonimi, è impossibile essere e non essere creativo. Ma questa cosa impossibile è successa, è accaduto questo fenomeno sgradevole, perché tutte le tue sorgenti di creatività sono state ostruite, bloccate, distrutte, e tutta la tua energia è stata forzata in attività che la società pensa di poterti ripagare.
Tutte le nostre attitudini sulla vita sono orientate verso il denaro, ed il denaro è una delle cose meno creative verso cui può esserci interesse. Tutto il nostro approccio è orientato verso il potere, ed il potere è distruttivo, non è creativo. Un uomo che cerca solo il denaro diventerà distruttivo, perchè il denaro deve essere rubato, sfruttato, tolto a molte persone, solo allora puoi averlo. Avere potere significa che devi rendere molte altre persone impotenti, devi distruggerle – solo allora sarai potente, potrai esserlo, ma ricorda, questi sono attidistruttivi.
Un atto creativo arricchisce la bellezza del mondo: dona qualcosa al pianeta, e non toglie mai niente. Quando una persona creativa viene al mondo migliora la bellezza del mondo – qui una canzone, là un dipinto, fa sì che il mondo balli meglio, gioisca di più, ami di più, e mediti meglio. Forse nessuno lo ha conosciuto, forse qualcuno – ma questo non è il punto. Quando se ne andrà lascerà un mondo migliore alle sue spalle, tremendamente ricco, la sua vita è stata arricchita da valori tangibili.
Denaro, potere, prestigio, non sono creativi, ma non solo questo, sono attività distruttive. Stai attento! Se sei veramente attento puoi diventare creativo molto facilmente. Non sto dicendo che la tua creatività ti darà potere, prestigio, denaro, non ti prometto un giardino pieno di rose. Anzi, forse ti darà dei problemi, ti potrebbe forzare a vivere la vita di un pover’uomo. Tutto quello che posso prometterti è che profondamente dentro di te sarai possibilmente l’uomo più ricco, sarai totalmente soddisfatto, pieno di gioia e festività. Riceverai continuamente sempre più benedizioni da Dio, e la tua vita sarà una benedizione.
Ma è possibile che, guardato il tutto dall’esterno, non sarai famoso, sarai senza denaro e senza successo nel mondo. Avere successo nel cosiddetto mondo è fallire profondamente nel mondo interiore. E cosa farai dopo aver perso te stesso pur avendo tutto il mondo ai tuoi piedi? Cosa farai possedendo tutto il mondo ma non possedendo te stesso? Una persona creativa possiede il suo stesso essere: è un maestro.
Diventa generoso, condividi qualsiasi cosa puoi. E ricorda, non faccio alcuna distinzione tra piccole e grandi cose, se puoi sorridere con tutto il cuore, totalmente, tenere tra le tue le mani di qualcuno e sorridere, questo è un atto creativo, un grande atto creativo. Abbraccia qualcuno e tienilo stretto al cuore, così diventi creativo. Guarda qualcuno con occhi amorevoli, un solo sguardo d’amore può cambiare l’intero mondo di una persona.
Sii creativo, non ti preoccupare di quello che fai. Devi fare molte cose, lo so, ma falle tutte con creatività e devozione, e solo allora il tuo lavoro diventa preghiera, qualsiasi cosa fai diventa adorazione, qualsiasi cosa diventa un’offerta sull’altare.
Lascia perdere la convinzione di non essere creativo. So come questa convinzione è stata creata: forse non hai vinto la medaglia d’oro all’università, non sei stato il primo della classe, il tuo dipinto forse non ha conquistato molti apprezzamenti, quando suoni il flauto i vicini chiamano la polizia. Forse – ma solo per queste cose, non avere la convinzione sbagliata di non essere creativo. Questo probabilmente avviene perché stai imitando gli altri.
Le persone hanno idee molto limitate su quello che è la creatività – suonare la chitarra o il flauto o scrivere poesie – quindi continuano a scrivere ciarpame nel nome della poesia. Devi trovare quello che puoi fare e quello che non puoi fare. Non tutti possono fare di tutto. Devi cercare e trovare il tuo destino. Devi brancolare nel buio, lo so, il tuo destino non è poi così chiaro, ma questa è la vita, ed è una buona cosa il fatto che dobbiamo cercare il nostro destino – solo nella ricerca reale qualcosa può crescere.
Se Dio ti avesse dato alla nascita la mappa della vita – dicendoti, questa sarà la tua vita, diventerai un chitarrista – allora tutta la tua vita sarebbe stata meccanica. Solamente una macchina si può predire, non un uomo. L’uomo non è prevedibile, l’uomo è un’apertura continua, una potenzialità per mille e una cosa. Molte porte si aprono e molte alternative possono venire davanti ad ogni passo – devi scegliere, devi sentire, ma se ami la tua vita sarai capace di trovare quello che cerchi.
Se invece non ami la tua vita e ami qualcos’altro, allora avrai problemi. Se ami il denaro e vuoi essere creativo, non potrai diventarlo, la sola ambizione per il denaro distruggerà la tua creatività. Se vuoi avere fama, dimenticati della creatività, la fama arriva facilmente se sei distruttivo. La fama arriva con facilità ad un Adolf Hitler, o ad un Henry Ford. La fama è più facile se sei competitivo, violentemente competitivo. Se puoi uccidere o distruggere persone, la fama arriva con facilità.
Una persona creativa ha bisogno di almeno migliaia di anni per essere riconosciuta, ma nemmeno quello è sicuro. Ci sono state molte persone creative che non sono mai state riconosciute. È come un incidente per una persona creativa avere successo. Per una persona non creativa, o distruttiva, è molto più sicuro.
Ma questo credere di non essere creativo può essere pericoloso – abbandonalo. A nessuno, nemmeno agli alberi o alle rocce, manca la creatività. Le persone che conoscono gli alberi ed amano gli alberi, sanno che ogni albero crea il suo proprio spazio, ogni roccia crea il suo spazio. Uno spazio che è di nessun altro. Se diventi sensitivo, capace di comprendere, attraverso l’empatia ne sarai beneficiato in maniera tremenda. Vedrai che ogni albero è creativo a modo suo, nessun altro albero è come lui, ogni albero è unico. Ogni albero ha la sua individualità, e così ogni roccia. Gli alberi non sono solamente alberi, sono persone. Le rocce non sono solo rocce, sono persone. Vai a sederti vicino ad una roccia – guardala con amore, toccala con amore, sentila con amore.
Si dice di un maestro Zen che fosse capace di alzare rocce molto grandi, di rimuovere enormi rocce – pur essendo lui stesso una persona fragile. Guardando il suo corpo sembrava quasi impossibile, uomini molto più forti, molto più forti di lui, erano incapaci di spostare queste rocce, e lui le muoveva con estrema facilità.
Gli venne chiesto cosa fosse questo stratagemma. Rispose, ‘Non è un imbroglio – amo le rocce quindi loro mi aiutano. Per prima cosa dico alla roccia, ‘Adesso il mio prestigio è nelle tue mani, e queste persone sono venute per guardare. Adesso aiutami, coopera con me.’ Poi prendo la roccia semplicemente nelle mani, con amore … e aspetto un poco. Quando la roccia mi da il via – è come un fremito, tutta la mia spina dorsale inizia a vibrare – quando la roccia mi da il via allora so che è pronta e la muovo. Voi vi muovete contro la roccia, per questo c’è bisogno di così tanta energia. Invece io mi muovo con la roccia, fluisco con lei, è sbagliato dire che ho spostato la roccia – sono semplicemente lì, la roccia si sposta da sola.’
Un altro grande maestro Zen era carpentiere, ogni volta che costruiva un tavolo, una sedia, in qualche modo questi oggetti presentavano delle qualità ineffabili, un tremendo fortissimo magnetismo. Gli venne chiesto, ‘Come li crei?’
Lui rispose, ‘Non è che li creo, ma semplicemente vado nella foresta: la cosa basilare è chiedere alla foresta, agli alberi, chi di loro è pronto a diventare una sedia.’
Adesso queste cose sembrano assurde – perché non sappiamo, non conosciamo il linguaggio usato. Lui per tre giorni sarebbe rimasto nel bosco, seduto sotto un albero, poi sotto un altro albero, parlando con gli alberi – era proprio un pazzo! Ma l’albero viene giudicato dai suoi frutti, e questo maestro deve anche essere giudicato dalle sue creazioni. Alcune delle sue sedie sono sopravvissute in Cina – e sono ancora ricche di magnetismo. Ne resti semplicemente attratto, non sapendo cosa ti sta attirando, dopo mille anni! – è qualcosa di veramente meraviglioso! Lui diceva, ‘Vado e dico che sto cercando un albero che vuole diventare una sedia, chiedo agli alberi se lo desiderano veramente, ma non solo questo, se vogliono cooperare con me, se sono pronti a venire con me – poi solo allora agisco. Qualche volta non ci sono alberi pronti a diventare sedie e torno a mani vuote.’
Persino gli alberi sono creativi, così le rocce. Tu sei un uomo, proprio l’apice di questa esistenza. Sei alla cima, sei consapevole. Non avere mai convinzioni sbagliate, non essere mai attaccato ad opinioni sbagliate, quella che non sei creativo. Forse tuo padre ti ha detto che non sei creativo, o te lo hanno detto i tuoi colleghi. Forse cercavi in direzioni sbagliate, in cui non eri creativo, ma dovrebbe esserci un verso in cui lo sei. Cercalo e resta disponibile, continua nei tentativi brancolando nel buio – fino a che lo trovi.
Ogni uomo entra in questo mondo con un destino specifico: deve soddisfare qualcosa, un messaggio che deve essere consegnato, un lavoro che deve essere completato. Non sei qui fortuitamente, ma con un importante proposito che esiste al di là di te. Il tutto intende far qualcosa attraverso te.”
di Osho, A Sudden Clash of Thunder,
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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT
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