venerdì 8 marzo 2013

Attività solare e gli effetti sull'uomo


La nostra Stella e la sua Energia


La radiazione solare non è composta dalla sola radiazione visibile ma da diversi tipi di radiazioni e/o particelle, nello specifico radiazione infrarossa, ultravioletta, e soprattutto da raggi X.

Il vento solare è un plasma tenuissimo formato, normalmente, per il 95% da protoni ed elettroni e per il 5 % da particelle alfa (nuclei di elio) con tracce di nuclei di elementi più pesanti. Il plasma del vento solare porta con sé il campo magnetico del Sole in tutto lo spazio interplanetario. Poiché le linee di forza del campo magnetico del vento solare rimangono collegate alla loro origine, l’espansione del vento solare dal Sole e la sua rotazione su un periodo di 28 giorni, fanno sì che le linee del campo magnetico si curvino in modo da formare una spirale.

Il vento solare interagisce con il campo magnetico terrestre e lo confina in una regione di spazio detta magnetosfera. Le variazioni nel tempo dell’intensità e dell’orientazione del campo magnetico portato dal vento solare perturbano la magnetosfera terrestre. Tali perturbazioni sono oggetto di studio da parte di una disciplina emergente, la cosiddetta “meteorologia spaziale”. Tra gli effetti osservati vi sono il danneggiamento delle sonde spaziali e dei satelliti artificiali e la ben nota aurora boreale e quella australe.

Il ciclo solare (o ciclo dell’attività magnetica solare) è il “motore” dinamico e la sorgente energetica alla base di tutti i fenomeni solari.

L’attività solare viene misurata in base al numero di macchie solari che compaiono in maniera ciclica e più o meno intensa sulla superficie solare. Quando la superficie solare mostra un ampio numero di macchie, il Sole sta attraversando una fase di maggior attività e emette maggior energia nello spazio circostante. Il numero medio di macchie solari presenti sul Sole non è costante, ma varia tra periodi di minimo e di massimo. Il ciclo solare è il periodo, lungo in media 11 anni, che intercorre tra un periodo di minimo dell’attività solare e il successivo minimo. La lunghezza del periodo non è strettamente regolare ma può variare tra i 10 e i 12 anni.

Oltre alla variazione del numero di macchie solari, molti altri fenomeni manifestano variazioni cicliche undecennali, tra cui la frequenza di brillamenti solari, espulsioni di massa coronali, e di conseguenza la frequenza di aurore sulla terra.

Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è una espulsione di materiale dalla corona solare.


Il materiale espulso, principalmente da elettroni e protoni (oltre a piccole quantità di elementi più pesanti come elio, ossigeno e ferro), viene trascinato dal campo magnetico verso la Terra. Quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera comprimendola nella regione illuminata dal Sole ed espandendola nella regione non illuminata. Le espulsioni di massa della corona assieme ai brillamenti possono disturbare le trasmissioni radio, creare interruzioni di energia, danneggiare i satelliti e le linee di trasmissione elettriche.

Approfonditi studi portati a termine nel 2009 da scienziati statunitensi e tedeschi del National Center for Atmospheric Research (NCAR) a Boulder, Colorado, dimostrano come anche un piccolo aumento di attività solare influenza in maniera determinante l’area tropicale e le precipitazioni di tutto il globo terrestre e come la variabilità climatica naturale sia significativamente influenzata dal sole.

Anche il flusso di particelle cosmiche che giungono sulla Terra varia con il variare dell’attività solare. Quando l’attività solare aumenta, aumenta anche il vento solare, che deflette i raggi cosmici, provenienti dallo spazio intergalattico.

Accanto agli studi sugli effetti metereologici dell’attività solare, si sta studiando l’impatto sui sistemi fisiologici, in particolare sul sistema nervoso degli esseri viventi e sulle funzioni cerebrali. Proprio come le fasi lunari e i cambiamenti del campo magnetico e gravitazionale stimolano la germinazione dei semi, la crescita delle coltivazioni e il comportamento umano, le cariche atmosferiche producono effetti simili su un periodo molto più lungo.

Negli studi di B. e T. Dull si è osservato un sensibile aumento di suicidi, l’8%, in giorni di grande attività solare. Negli studi di svolti nell’arco di due anni da R. Reiter si è scoperto che gli incidenti accaduti nell’industria avevano subito incrementi dal 20 al 25 % in periodi di intensa attività solare. Reiter aveva ottenuto analoghi risultati relativamente a 21.000 incidenti stradali. Nel 1959 il dott. M. Poumailloux, primario di cardiologia all’ospedale parigino Saint-Antoine scriveva: “le nostre constatazioni hanno fatto apparire una correlazione veramente impressionante tra l’aumento degli infarti al miocardio, in certi periodi di massima attività solare e di punte di agitazione geomagnetiche”.
In India i dottori Malin e Srivastava (1979) hanno studiato 5000 casi di ricovero per infarto mettendoli in relazione all’attività geomagnetica terrestre in rapporto all’intensità delle macchie solari.

Lo scienziato sovietico A.L. Tchijewsky (1897-1964), professore alla Facoltà di medicina dell’Università di Mosca, raccogliendo dati da 72 paesi fin dal 600 a.C., scoprì un evidente parallelismo tra il ciclo undecennale del sole e le epidemie in genere, le guerre, le grandi migrazioni e le rivoluzioni. Tchijewsky evidenziò il parallelismo della ben nota periodicità di circa undici anni per la difterite col ciclo undecennale del sole. Identica relazione evidenziò lo studioso russo, per la meningite cerebrospinale, che studiò in diversi Paesi e i cicli delle macchie solari, negli anni 1800-1920. Il dott. B. Rudder, direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Francoforte, confermò con successive e più estese ricerche le conclusioni di Tchijewsky.
Il biologo giapponese Maki Takata (1951), lavorando sul test che serve a misurare l’albumina del siero sanguigno constatò, tra l’altro, che: “l’indice aumenta ogni qual volta che l’attività solare è massima o quando le eruzioni o le macchie appaiono al centro del disco solare…”.

Di seguito si cita un articolo pubblicato su “la Repubblica” di venerdì 26 gennaio 1990, che riproponeva quanto già scritto dal prestigioso settimanale di scienza “Nature” :

“Secondo Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe il fatto che le ultime cinque epidemie d’influenza più gravi, compresa l’attuale, siano avvenute ogni undici anni, quando maggiore è stata l’attività del sole, non è una semplice coincidenza. I due scienziati, infatti, sostengono che lo spazio è abitato da forme viventi primordiali come i virus, compreso quello che nell’uomo causa l’influenza. La grande intensità che raggiunge il vento solare ogni undici anni trasporterebbe molti più virus sulla Terra, causando le epidemie più gravi. ”

Il prossimo massimo di attività solare assume particolare interesse per il numero di satelliti attualmente in orbita e per il numero di dati che potranno essere rilevati e analizzati.

“Per essere soggetto agli effetti cosmici, l’uomo non ha bisogno di essere lanciato nello spazio; non è neppure necessario che esca di casa”




TEMPESTE SOLARI E CAMBIAMENTI DI COSCIENZA


I venti solari rilasciano particelle ad alta energia che possono creare fenomeni come aurore boreali ma possono anche interferire nelle reti elettriche, disturbare le comunicazioni e abbrustolire i satelliti. Nel 1859 ci fu la più grande tempesta geomagnetica mai registrata che causò l’interruzione delle linee telegrafiche e produsse un’aurora boreale visibile in latitudini inusuali come a Roma, in Giamaica e a Cuba.

Nei giorni d’oggi siamo però completamente dipendenti dalla tecnologia elettronica… telefonini, computer, frigoriferi, persino l’acqua arriva nelle nostre case grazie a dispositivi elettronici.

Una tempesta solare di forti dimensioni potrebbe mandare in tilt le reti elettriche e di conseguenza i satelliti, le reti di telecomunicazione… tutto si potrebbe fermare e potrebbe portare al collasso del sistema. A quanto sembra i trasformatori sono la parte più sensibile della rete elettrica, e con l’intensità elettromagnetica delle tempeste solari si possono bruciare, il che potrebbe essere evitato se tutta la rete elettrica venisse spenta durante i giorni di forte esposizione ai venti solari.

Ma ci sono altri pareri scientifici molto interessanti che riguardano le tempeste solari, pareri che potrebbero persino fare la differenza per l’umanità…

Un recente studio pubblicato da New Scientist indica una connessione diretta tra le tempeste solari del Sole e gli effetti biologici umani. Il mezzo che facilita le particelle cariche provenienti dal Sole a interferire con l’essere umano è lo stesso mezzo che governa le condizioni meteo della Terra attraverso il campo magnetico di quest’ultima, e anche attraverso i campi magnetici attorno all’uomo.


Dieter Broers


Lo scienziato e biofisico tedesco Dieter Broers da oltre 30 anni indaga gli effetti dei campi elettromagnetici sugli esseri umani, ed è uno dei pochi che toccano il tema del 2012 con una visione realistica, scientifica, e con una buona dose di speranza. Egli ha scoperto come le eruzioni solari possono influenzare il sistema nervoso centrale, tutte le attività del cervello, insieme al comportamento umano e a tutte le risposte psico-fisiologiche (mentale-emotivo-fisico).

Un’eruzione solare è una tempesta magnetica sul Sole, un punto che sembra essere particolarmente luminoso e affetto da una superficie gassosa come nella fotografia qui sopra. Le eruzioni solari rilasciano enormi quantità di particelle ad alta energia e gas che sono tremendamente caldi. Esse vengono espulse a milioni di chilometri dalla superficie del sole.

Broers ha scoperto che i campi elettromagnetici che circondano gli esseri umani se troppo alterati possono creare stati mentali simili a quelli causati da droghe allucinogene o dalle esperienze mistiche. L’alterazione dei campi elettromagnetici prodotti dalle “esplosioni solari” o “tempeste solari” previste per il 2012, potrebbero quindi influenzare il nostro campo elettromagnetico e di conseguenza la nostra coscienza e la percezione della realtà. Si potrebbero provare, nei giorni di alta attività solare allucinazioni e stati mentali estremamente confusi o piacevoli… Per Broers, l’importanza di questi stati mentali, che potremmo chiamare alterati, ci permetterebbero di capire la crisi globale che vive il pianeta come un sintomo di una malattia che può essere curata.

Nel suo libro “Revolution 2012″ Dieter Broers ci avverte sulle tempeste solari: “Gli eventi che il cosmo ha in serbo per noi nel 2012 potrebbero essere paragonati ad avere un bicchiere di succo in cui qualcuno ha messo un po’ di LSD o acido lisergico senza che ne fossimo a conoscenza.”


Le tempeste solari del 2012 hanno un lato positivo, in qualche modo, di speranza. Broers sostiene che le alterazioni nel campo magnetico della Terra provocate dalle tempeste solari, potrebbero alterare la nostra percezione del tempo e della realtà, e a seconda della nostra preparazione, produrre esperienze di tipo mistico, cambiamenti di coscienza, allucinazioni e forse anche poteri mentali.


Le eruzioni solari possono causarci nervosismo, ansia, preoccupazioni, atteggiamenti lunatici, vertigini, tremori, irritabilità, apatia, esaurimento, l’avere problemi di memoria a breve termine e palpitazioni cardiache, nausea, senso di pressione prolungata alla testa e mal di testa. Avete recentemente sperimentato qualcuno di essi?

Gli incidenti delle ultime settimane sono la prova evidente che la luce sta permeando la coscienza collettiva mentre il mondo assiste al potere delle persone che si sono unificate in un certo proposito. Nel campo di potenzialità della Terra, lo slancio inarrestabile di questa energia esilarante accelera la manifestazione del giorno in cui il nostro mondo sarà libero da ogni forma di repressione, oppressione e privazione.

Le eruzioni solari e le onde di fotoni stanno cambiando il tessuto stesso della nostra realtà fisica in quanto hanno un potente effetto sul nostro livello fisico cellulare, provocando il risveglio e la purificazione della nostra memoria cellulare. Spesso si fa esperienza di queste energie come vampate di calore o sensazione di riscaldamento in alcune parti del nostro corpo. Le nostre emozioni più basse sono l’energia a bassa frequenza archiviata nelle nostre cellule dalle esperienze passate e dai traumi che abbiamo incontrato e mai trasformato o risolto, e quindi sono state archiviate come memorie cellulari. (Wilhelm Reich ha dimostrato chiaramente nei suoi studi psicanalitici, e successivamente anche per mezzo di strumenti ed effetti fisici queste cose, da cui nacque la scoperta della “corazza emozionale” e dell’energia Orgonica). L’energia fotonica è un’energia di frequenza molto più alta che spinge in alto la frequenza emotiva più bassa in modo da poterla calibrare con la frequenza più alta… e così ci ritroviamo a rilasciare queste emozioni particolari senza sapere perché. Questi incantesimi sembra dureranno per circa venti minuti e ci domanderemo da dove siano mai arrivati simili sentimenti, non sembrando parte del nostro bagaglio. I vari elementi del nostro progetto di vita sono interfacciati nella coscienza cellulare e quando il progetto viene amplificato attraverso le energie dei fotoni, diversi elementi del progetto raggiungono la nostra coscienza e cominciamo a ricordare lo scopo della nostra anima. Verremo così spinti a fare cambiamenti nella nostra vita, senza apparentemente capirne il perché.


Il Sole

Le eruzioni solari, le esplosioni galattiche di energia (come quelle provenienti ora dal centro della nostra Galassia, la Stella Alcione) penetrano attraverso questo scudo di frequenze elettroniche ipnotizzanti in cui siamo oggi immersi, attivando alcuni aspetti dei nostri codici DNA. Queste spinte di energia cosmica sono una chiamata al risveglio per l’umanità. Il campo magnetico terrestre trattiene e mantiene in posizione l’integrità più elevata di questo gioco cosmico magnetico. E questo sta per essere rimpiazzato dai risultanti campi elettromagnetici.

Ciò è facilmente dimostrabile dai numerosi video oramai in rete che mostrano come i diversi campi elettromagnetici (in questo caso onde sonore) strutturano la materia e il fisico in maniera geometricamente ordinata e perfetta.

L’improvviso aumento delle attività solari nelle ultime settimane, evocano una analisi più dettagliata del lavoro dello scienziato tedesco. Su cosa si basa Dieter Broers per le sue teorie delle tempeste solari? Alcuni esperimenti realizzati da Broers lo portarono a scoprire che lo stato di coscienza di una persona può essere alterato quando il cervello è esposto a campi elettromagnetici di una certa intensità. Secondo con le sue indagini, un campo magnetico normale ci permette di mantenere uno stato di coscienza normale e la percezione normale del tempo. D’altra parte, un campo magnetico gravemente anormale o la mancanza di esso, causa stati mentali alterati, e la distorsione della nostra percezione di tempo.

Per Broers, che da trent’anni studia questo campo della scienza, l’effetto dei disturbi geomagnetici creati dalle tempeste solari è simile agli effetti di droghe allucinogene. Quando siamo esposti a questo tipo di campi magnetici, il nostro cervello produce una serie di sostanze che generano queste allucinazioni o distorsioni della realtà e del tempo.




Revolution 2012

“Gli stati mentali alterati sono provocati da processi neurochimici e dalla produzione di sostanze psicoattive o allucinogene. In certe condizioni, il cervello è in grado di produrre quelle che potremmo chiamare sostanze illegali. “

Le tempeste solari nei prossimi anni potrebbero stimolare il nostro cervello a generare sostanze in grado di creare forti allucinazioni. Queste allucinazioni sembreranno completamente reali alle persone che ne avranno l’esperienza e influenzeranno i nostri sensi in diverse forme: il tempo sembrerà muoversi più lentamente, potremmo vedere strane presenze, sentire delle voci, percepire forze invisibili e anche sentirci uniti con l’universo che ci circonda.

Dieter Broers dice che le tempeste solari del 2012 e del 2013 potrebbero portare a stati sconcertanti, ma anche stati estremamente piacevoli che alcuni potrebbero chiamare di “illuminazione” come quelli che sperimentarono Mosè, Giovanna d’Arco, e Paolo di Tarso.

Non tutti avremmo le stesse esperienze o reagiremmo nello stesso modo. Alcune persone potranno sperimentare pace ed euforia, mentre altri sperimenteranno momenti di aggressività e depressione.

Il fattore determinante per avere una esperienza positiva o negativa sarà la paura. Mentre una persona potrebbe fuggire in preda al terrore davanti a una presenza strana, un’altra potrebbe capire che questa presenza è parte della sua coscienza, e potrebbe stabilire un dialogo con la misteriosa presenza sulle origini della vita. Pertanto, Broers consiglia che prepariamo le nostre menti con la meditazione: “E se hai dubbi su che tipi di “illuminazione” potresti avere, dovresti iniziare a meditare al più presto possibile, in modo da poter sperimentare questi stati alterati di coscienza in uno stato ricettivo”.


Se siamo predisposti a non aver paura, e se siamo in uno stato ricettivo potremmo goderci l’esperienza. Dipenderà soltanto da noi se queste allucinazioni verranno convertite in momenti di “illuminazione” spirituale. A cosa servirebbero queste allucinazioni? Cosa avrebbe questo effetto di positivo?

Secondo Broers, molti pazienti che sono stati sottoposti a cure utilizzano i campi elettromagnetici sul cervello, hanno ottenuto risultati positivi. La terapia, che viene chiamata “mega-onda terapia,” consiste nella somministrazione di campi elettromagnetici identici a quelli trovati in natura, mediante dispositivi disposti sulle teste dei pazienti. Questa terapia ha un’alta percentuale di successo e guarigione, grazie al fatto che per la prima volta, i pazienti sono divenuti improvvisamente in grado di capire quale era la causa del loro problema.

La stessa terapia applicata a pazienti sani o senza problemi, li ha portati a provare un alterato stato di coscienza che ha permesso loro di vedere la realtà e le cose di questo mondo, in un contesto molto più ampio.

Secondo Broers, una tempesta solare di elevata magnitudine influirebbe collettivamente sui nostri cervelli e potrebbe contribuire a renderci consapevoli dei danni che stiamo facendo al pianeta, e intraprendere azioni per invertire la situazione.

“Queste scoperte possono essere relative alla situazione attuale mondiale. Se vediamo la crisi globale come un sintomo di una malattia e se guardiamo in profondità dentro di noi, saremo capaci di identificare la causa di questa malattia. Mentre se i nostri sforzi per salvarci si concentrano sui sintomi della nostra condizione, non troveremo una cura vera e propria. Potremo salvare il pianeta soltanto se si riconoscono, in primo luogo, le vere cause della malattia. Questo tipo di riconoscimento può essere ottenuto attraverso l’influenza dei campi elettromagnetici. Se ad esempio, ogni essere umano sulla Terra fosse esposto a questi campi elettromagnetici, quasi certamente una coscienza collettiva nascerebbe negli esseri umani”.

Questo stato di coscienza collettivo potrebbe essere raggiunto nei prossimi anni attraverso l’esposizione ai campi elettromagnetici causati da una forte tempesta solare. Lo scienziato tedesco ritiene che una serie di tempeste solari di magnitudine elevata, non solo potrebbe provocare esperienze mistiche o allucinazioni e cambiamenti nella consapevolezza riguardo ai danni che come umanità provochiamo al pianeta, ma potrebbe anche mettere a posto o riattivare le parti del cervello che vengono utilizzate o in parte o addirittura mai.


La Terra

” Sono convinto che siamo attualmente nel bel mezzo di un processo che comprende la ristrutturazione delle nostre reti neurali, e che il catalizzatore di questo processo sia l’alta attività solare e geomagnetica le cui conseguenze sono temute da molte persone. Tuttavia, tutti i fatti e scoperte, portano alla conclusione innegabile che lo sviluppo ci permetterà, per la prima volta nella storia umana, di utilizzare l’enorme potenziale del nostro cervello. “


Per Broers (e non solo per lui ma per tutta la scienza accreditata) gli uomini usano soltanto una piccola parte del cervello, egli sostiene che l’esempio più calzante è quello di utilizzare soltanto l’area di una piccola particella di polvere quando abbiamo in realtà un palazzo di cinquecento camere a disposizione.

Alcune tempeste solari di forte magnetismo potrebbero essere sufficienti per modificare la nostra realtà. Le allucinazioni sarebbero il primo segno di che stiamo utilizzando nuove aree del nostro cervello. Ciò che seguirà è un territorio sconosciuto. Poteri mentali? Telepatia? Proprietà quantistiche? Realtà parallele? Altre dimensioni?

“In considerazione del fatto che i campi elettromagnetici possono aiutare un paziente a identificare la causa di una malattia, è molto probabile che le forze elettromagnetiche del cosmo possano rendere il genere umano consapevole della malattia che sta attaccando il nostro pianeta. Ci sono le condizioni per un’espansione della coscienza.”



Aurora boreale

Secondo Mitch Battros – di Earth Changes Media, “Una delle profezie più conosciute degli Anziani Maya è il messaggio di un cambiamento di paradigma nella nostra epoca. Nelle parole dei Maya, si dice che ora siamo in un momento di “cambiamento e conflitto”. Il cambiamento è in arrivo “dall’esterno” per mezzo di fenomeni naturali, disturbi di origine celeste (eruzioni solari) e traumi artificiali autoinflitti dall’uomo. Il conflitto nasce “dall’interno” in forma di sfide personali, dolore, confusione, depressione, ansia e paura. Si dice che siamo “al bivio”. Un momento di scelta per un nuovo cammino, in cui decidere su una nuova direzione per sé e la comunità, di avventura verso l’ignoto, del trovare la nostra vera identità dell’essere. Altri sceglieranno di rimanere sulla stessa strada, rimanere nel “familiare”, e impiegheranno molti sforzi per mantenere la “prevedibilità”.

Se andate sul sito spaceweather.com (osservatorio solare delle sonde SOHO) potete iscrivervi alla loro newsletter ed essere avvisati via email quando vengono registrate eruzioni solari e queste sono dirette verso la Terra, e potrete verificare come nelle 48 ore successive al verificarsi delle eruzioni, potrete essere soggetti ai sintomi sopra descritti e averne meglio a che fare per affrontarli e gestirli con più attenzione e serenità facendo pratiche meditative ed evitando di credersi schizofrenici.

Speriamo che non sia necessario essere colpiti da una tempesta solare gigantesca per cominciare a invertire la crisi del pianeta. Anche se, a questo punto, sembrerebbe che soltanto qualcosa di radicale, ci farebbe cambiare rotta.


(fonte:http://www.spiritoliberomag.it )




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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT


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