venerdì 5 aprile 2013
Il Settimo Chakra : Sahasrara
Settimo Chakra:È localizzato al vertice del cranio, nella zona del Bregma. É un Chakra non fisico, che si può in buona sostanza definire l’interfaccia tra la coscienza individuale e quella cosmica, universale. Non esiste un settimo Chakra bloccato, può essere soltanto più o meno sviluppato, in relazione al personale cammino spirituale dell’individuo. Non vi sono patologie note e specifiche legate a questo centro energetico, né a livello fisico né a livello mentale o spirituale; si sa solo che l’energia elaborata a questo livello ha effetti su tutti i tessuti e le funzioni dell’organismo, in modo più o meno evidente, intenso ed efficace. Il settimo Chakra è collegato al centro della sommità della testa, ed è rivolto verso l’alto; è collegato con il cervello e la ghiandola pineale. Qui siamo collegati con la sfera dell’essere, che racchiude tutte le forme e le caratteristiche non manifestate. Da questo luogo, un tempo abbiamo iniziato il nostro viaggio verso la vita, e sempre qui proviamo l’unità con il nostro principio originario divino, del quale tutti noi facciamo parte; ed è qui che il nostro campo personale d’energia diventa un tutt’uno con l’universo.
Il cammino verso lo sviluppo del settimo Chakra viene indicato dal colore viola. Viola è il colore della meditazione e della devozione. Mentre si è in grado di influenzare intenzionalmente l’attivazione dei sei centri energetici inferiori, nel caso del settimo centro, tutto quello che possiamo fare è aprire noi stessi, e lasciare che le cose accadano attraverso di noi. Utilizzare le energie del settimo Chakra in terapia può essere utile quando si debba fare fronte a situazioni traumatiche gravi; infatti, per es. in relazione ai Fiori di Bach, il rimedio che più frequentemente viene associato al settimo Chakra è Rescue. Le pietre collegate al settimo Chakra sono: Quarzo Ialino o Cristallo Di Rocca, Pietre/Quarzo Ialino, Selenite, Quarzo Elestiale, Calcite Trasparente, Apofillite o Pietra di Poona, Quarzo Latteo, Diamante, Fluorite e Diamantino di Herkimer. Va ancora detto che il sesto ed il settimo Chakra risultano raramente squilibrati, mentre negli adulti quelli più frequentemente scompensati sono il terzo ed il quarto, e nei bambini il primo ed il secondo. A proposito del secondo Chakra, occorre precisare che spesso si trova scompensato nei soggetti femminili che vivono la loro sessualità, intesa sia in senso fisico che psichico, in modo conflittuale, sia a livello d’interiorità sia a livello di rapporti interpersonali o sociali. Nella valutazione dello stato di questi importanti centri energetici, occorre tenere presente anche il processo di crescita dell’individuo, poiché ogni età ha uno specifico Chakra associato ad essa. Nell’età associata ad un determinato centro energetico, questo sarà predominante sugli altri in termini di funzionalità energetica, secondo i seguenti valori (M.=maschio e F=femmina): C.1: 0-7 (M) e 0-6,5 (F) anni; C.2: 8-14 (M) e 7-12 (F) anni; C.3: 15-21 (M) e 13-18 (F) anni; C.4: 22-28 (N) e 19-24 (F) anni, C.5: 29-35 (M) e 25-30 (F) anni; C.6: 36-42 (M) e 31-36 (F) anni; C.7: 43-49 (M) e 37-42 (F) anni
POSIZIONE: Il settimo chakra, conosciuto anche come chakra della corona, si trova sulla sommità del capo, dove, da neonati, si trova la “fontanella”.
PETALI: Il chakra della corona è conosciuto come il Loto dai Mille Petali. Quando è pulito e aperto, è il nostro Stargate (Portale Stellare), o vortice personale, verso le dimensioni superiori.
NOTE & MANTRA: La nota musicale di questo chakra è il si e il Mantra è “om” o “ii”.
COLORE: Il colore del settimo chakra è il viola. Il rosso, che è il colore più basso sullo spettro di luce che percepiamo fisicamente, e appena sopra l’infrarosso, controlla il chakra della radice. Viceversa, il viola, il colore più alto sullo spettro di luce che percepiamo fisicamente, e appena sotto l’ultravioletto, controlla il chakra della corona.
CONTROLLA: Il chakra della corona controlla il cerebrum, la sommità del capo, l’intero cervello e il sistema nervoso. Si dice anche che controlli l’occhio destro. Nella mitologia Egizia, il Terzo Occhio aperto è chiamato Occhio di Horus. L’occhio sinistro fisico controlla la Luna e il mondo manifesto e femminile e l’occhio destro controlla il mondo non manifesto, maschile e spirituale. Quindi l’Occhio Destro di Horus fa scendere lo Spirito nella materia e poi nutre quello Spirito nell’Occhio Sinistro di Horus. In questo modo, il Terzo Occhio rimane aperto, radicato nel mondo fisico e pienamente ricettivo.
Più “scarichiamo” i nostri poteri di dimensione superiore nel corpo fisico, più è essenziale essere centrati e radicati. Se attacchiamo alla presa un piccolo ventilatore non abbiamo bisogno della presa a terra. Tuttavia, se attacchiamo un potente condizionatore dobbiamo averla, altrimenti potremmo bruciare l’impianto elettrico di casa. È la stessa cosa con la casa della nostra Anima – il nostro vascello terrestre fisico – dobbiamo rimanere radicati o potremmo bruciare il sistema elettrico (il sistema nervoso) del corpo fisico.
Il chakra della corona governa non soltanto il controllo del cervello dell’intero sistema nervoso, ma anche il controllo del nostro Sé Superiore di tutta la nostra incarnazione fisica. Una volta che il chakra della corona è aperto, possiamo diventare consapevoli del nostro vero “cervello” (meccanismo di controllo) che esiste al di là delle limitazioni della terza e quarta dimensione. La nostra capacità di percepire la vita fisica da quella prospettiva più elevata, ci permette di ottenere un accesso alla nostra coscienza multidimensionale. Mentre ci troviamo in quello stato multidimensionale, abbiamo la capacità di vedere le innumerevoli forme della nostra esistenza nei molti piani e realtà diversi.
Il chakra della corona governa la Coscienza Cosmica che è la nostra connessione alla saggezza spirituale, alle aspirazioni e alla conoscenza della Verità. Da questa prospettiva, ci vediamo come una scintilla della coscienza che crea tutto e, paradossalmente, “È” TUTTO. Dalla nostra Coscienza Cosmica, siamo il sognatore che sogna un sogno e si rende conto che tutto ciò che viene percepito è un’estensione del nostro SÉ.
Proprio come il chakra della radice rappresenta la nostra connessione con la Madre Divina o Madre Terra, il chakra della corona rappresenta le nostre relazioni con il Padre Divino o Padre Cielo. Padre Cielo e Madre Terra si uniscono, Spirito nella Materia, per creare il Figlio dell’Amore – la coscienza in una forma fisica. Madre Terra nel primo chakra radica il nostro potere e dalla terra lo invia verso l’alto affinchè si unisca al Padre Cielo nel settimo chakra. Il levarsi della Kundalini ci connette con l’energia che giunge dalle dimensioni superiori mentre ci dà il potere e la responsabilità, in cambio, di radicare quell’energia nel piano fisico.
La relazione con la madre è associata al primo chakra. Se il legame con nostra madre non era sufficiente per i nostri bisogni, spesso ci sentiamo tagliati fuori dalle nostre radici, dalla vita fisica e i nostri atteggiamenti verso la casa, la sicurezza e il denaro sono influenzati negativamente. Viceversa, la relazione con il padre umano è associata al settimo chakra. Poiché il chakra della corona rappresenta la nostra unità con la vita, sentiamo un senso di isolamento da “Dio” e dall’umanità se il legame con nostro padre è insufficiente.
SENSO: I nostri sensi multidimensionali ed extrasensoriali sono controllati dal settimo chakra. Una volta che questo chakra è aperto, il nostro senso d’empatia e unità si espande. Quando eleviamo la nostra coscienza, sperimentiamo altre persone, luoghi od oggetti come se fossimo dentro di loro o come se “fossimo” loro. È importante, allora, ricordare che con questo potere arriva la responsabilità. Dovremmo attivare questi sensi soltanto per fornire aiuto o guarigione – MAI per mera curiosità o con intenti maligni.
La compassione è il senso principale che si sviluppa quando il chakra della corona si apre. Abbiamo due tipi di compassione: Compassione della Corona, che riguarda maggiormente la percezione e la comunicazione e la Compassione del Cuore, che riguarda maggiormente le emozioni e l’empatia.
SEGNO ASTROLOGICO: I segni del Capricorno e dei Pesci controllano questo chakra; il Capricorno controlla la vista interiore, la concentrazione e la percezione essenziale della materia mediante la Luce Divina e i Pesci controllano la dissoluzione dei limiti, la devozione e l’Unità con TUTTO CIÒ CHE È.
ELEMENTO: L’elemento di questo chakra è l’Energia Cosmica, che spesso viene sperimentata come una luce interiore che emana dalla parte più profonda del nostro essere. Questa Energia Cosmica, che governa i regni superiori e deriva dalla Sorgente, assomiglia a un’intelligenza fondamentale e alla sensazione di sapere tutto. Quando il chakra della corona si apre possiamo anche sperimentare l’isolamento completo e l’oscurità del Grande Vuoto. Questo Vuoto, che risuona appena sotto la quinta dimensione, rappresenta il potenziale grezzo per tutto quello che può essere o sarà. L’oscurità totale rappresenta il centro di un seme prima che si apra nella luce della manifestazione. Quando riusciamo a percepire dal chakra della corona, possiamo identificare entrambi gli estremi di tutte le polarità.
L’apertura del chakra della corona espande la nostra percezione nella quinta dimensione dove non c’è NESSUNA polarità. Quindi, ci sono molti paradossi associati a questo chakra, poiché rappresenta la “fine di tutto il paradosso”. Mentre viaggiamo attraverso le dimensioni superiori, è importante rilasciare tutti i giudizi associati con le polarità di luce e oscurità. Dobbiamo invece consultare la nostra consapevolezza interiore e coscienza superiore affinché ci facciano navigare attraverso i nostri mondi interiori. Alla fine, saremo tutti consapevoli dei nostri sé di quinta dimensione, essi non conoscono nessun giudizio e non hanno nessuna paura. Che cos’è il giudizio se non una forma di paura?
COSCIENZA: Poiché il chakra della corona rappresenta la nostra coscienza multidimensionale, quando lo apriamo la nostra realtà non è più limitata alla terza e alla quarta dimensione. Quando il chakra del terzo occhio, il sesto chakra, si apre, iniziamo a viaggiare nei sub-piani superiori della quarta dimensione. Con l’apertura del settimo chakra, e la successiva attivazione del Terzo Occhio, la coscienza può ora entrare nella quinta dimensione. È allora che le molte realtà intorno e dentro di noi gradualmente ci diventano evidenti.
Il processo del nostro risveglio inizia con l’espansione della coscienza dei sé fisici e con il lavoro atto a ripulire il corpo eterico. Poi la coscienza IO SONO astrale, mentale, causale e spirituale possono allinearsi per prepararsi ad ascendere nella quinta dimensione. Fino a quando non raggiungiamo la quinta dimensione possiamo “lavorare” verso l’illuminazione, ma dalla quinta dimensione in su, dobbiamo semplicemente “ESSERE”. “Fare” non è importante allora; la coscienza da sola è importante. E infine, nella sesta e settima dimensione anche la coscienza non è importante, poiché c’è solo l’“Essere”, “il Momento Adesso” e il “Qui”.
Per sperimentare i mondi al di là della quinta dimensione inferiore, dobbiamo rilasciare TUTTO il desiderio, anche per il “bene” o il “giusto”, perché non esiste nessuna polarità. Quindi, non c’è buono o cattivo, giusto o sbagliato. Per viaggiare nelle dimensioni superiori è necessaria una mente vuota, una mente che non desidera nulla, non vuole niente, neanche la Verità o l’illuminazione. Questa “mente vuota” È soltanto. È senza desideri. Poi, improvvisamente, siete là e anche il cosmo se n’è andato.
LINEA DI TEMPO PERSONALE: Il chakra della corona rappresenta la fase nella nostra vita quando siamo AUTO-realizzati. Non abbiamo più bisogno delle polarità del maschio o femmina, umano o divino. Comprendiamo che questa realtà fisica non è altro che una piccola porzione del nostro SÉ totale e ci rendiamo conto che abbiamo scelto di incarnarci durante questo spazio e tempo per adempiere la nostra Missione, il motivo per incarnarci. Ricchezze e adulazione da parte degli altri non sono più una forza trainante perché sappiamo che il completamento della nostra missione può, o non può essere riconosciuto sul piano fisico. Sappiamo anche che quando restiamo sintonizzati con la nostra guida interiore, i bisogni e le paure del nostro ego saranno equilibrate con l’amore, e tutto sarà rivelato dentro di noi nel Tempo appropriato.
Il distacco non significa che siamo dissociati dal nostro sé umano. Fintanto che indossiamo una forma fisica, c’è una parte di noi che rimane limitata alle regole della terza dimensione e separata del nostro SÉ totale. Tuttavia, quando il chakra della corona è aperto e il Terzo Occhio funziona, possiamo vedere la realtà dalla prospettiva del nostro Sé Superiore. Poi possiamo dare al nostro sé umano spesso in lotta l’amore incondizionato, l’accettazione e il perdono di cui si ha SEMPRE bisogno ed è meritato.
In questa fase della nostra vita, ci rendiamo conto che la terza dimensione è un ologramma delle nostre stesse illusioni messe in evidenza per poter imparare e crescere. Siamo consapevoli che la terza dimensione ora sta collassando nella quarta e poi nella quinta e noi siamo attivi nella facilitazione di questo processo. Di fatto, è probabile che adesso ci troviamo nella quarta dimensione. Il modo in cui ciò cambia la nostra esperienza della “vita” sta a noi scoprirlo e, magari, condividerlo con gli altri. Quando ognuno di noi si risveglia, è nostra responsabilità aiutare il risveglio degli altri seguendo le direttive della nostra Anima. In questo modo, l’ascensione planetaria può procedere. Siamo tutti Uno e ogni volta che aiutiamo un altro aiutiamo noi stessi. Paradossalmente ogni volta che aiutiamo noi stessi, aiutiamo gli altri.
LINEA DI TEMPO SOCIALE: Quando un numero sufficiente della popolazione della Terra apre il chakra della corona e attiva il Terzo Occhio, la coscienza collettiva della Terra raggiungerà la quinta dimensione. Diventeremo poi una Civiltà Galattica con piena consapevolezza delle forme di vita nelle altre dimensioni, pianeti e mondi. Non avremo più bisogno di farci guerra uno con l’altro, poiché ci renderemo conto che siamo i Popoli Uniti della Terra. Siamo una famiglia, non solo sul nostro pianeta, ma anche nel sistema solare, nella nostra galassia e oltre.
Da questo stato di coscienza, non abbiamo più bisogno di venerare nessun essere che consideriamo “superiore” a noi, perché comprendiamo che anche noi abbiamo una parte “superiore” del nostro stesso essere cui possiamo accedere costantemente e coscientemente. Quindi invece di venerare, entriamo in comunione e comunichiamo.
GHIANDOLA ENDOCRINA: Il chakra della corona è controllato dalla ghiandola pineale. La ghiandola pineale ha cellule foto recettrici che regolano la secrezione dell’ormone melatonina. La melatonina regola i ritmi del nostro corpo circadiano, che sono i ritmi di veglia e di sonno o la coscienza nel mondo esterno e la coscienza nel mondo interno. La ghiandola pineale è anche il principale collegamento tra l’Anima e il cervello. È, quindi, la porta verso la consapevolezza multidimensionale.
La scienza e la metafisica sono concordi nel fatto che la ghiandola pineale funzioni come regolatore di luce che gioca un ruolo anche nel nostro ciclo riproduttivo. La ricerca scientifica suggerisce che la ghiandola pineale possa funzionare nel convertire informazioni neurali sulle condizioni della luce nella produzione ormonale. In altre parole, quando c’è meno luce, la ghiandola pineale produce più melatonina e quando c’è più luce ne produce in quantità minore, il che ci mantiene svegli e operativi durante il giorno e facilita il sonno di notte. La ghiandola pineale gioca anche un ruolo significativo nella maturazione sessuale poiché nei bambini c’è abbondanza di melatonina, che si crede inibisca lo sviluppo sessuale. La ghiandola pineale si riduce quando abbiamo circa dieci anni e ha inizio la pubertà.
La metafisica ci insegna che la ghiandola pineale trasduce la Luce Cosmica dal nostro corpo quadridimensionale verso il nostro vascello fisico così da poterla “scaricare” nella coscienza tridimensionale. La ghiandola pineale controlla i bioritmi della sensazione in alto/la luce e in basso/l’oscurità. Poiché viviamo nella “terra” delle polarità, sono necessari il chakra della corona e la sua ghiandola pineale per mescolare l’oscurità del Grande Vuoto con la Luce Cosmica per integrare l’intero spettro delle dimensioni superiori che scorrono costantemente nella nostra realtà fisica. Una volta che la ghiandola pineale ha “scaricato” questa energia, la nostra ghiandola pituitaria può istruire le altre ghiandole endocrine per aiutarci ad elevare gli schemi vibrazionali della nostra forma fisica.
PLESSO NERVOSO: Il chakra della corona ci connette alla nostra Coscienza dell’Unità. Quindi, questo chakra controlla il cervello e l’intero sistema nervoso.
CHIARO: Quando questo chakra è pulito possiamo ricevere l’energia cosmica per dare inizio allo sviluppo della nostra Coscienza Galattica. In questo stato di coscienza possiamo percepire l’Amore Cosmico e Tutta-la-Conoscenza del nostro SÉ di quinta dimensione, il che risveglia la nostra abilità di percepire anche gli schemi della causa e dell’effetto e le matrici di luce che creano le illusioni della nostra realtà fisica olografica. Questa abilità, tuttavia, di solito non viene ricordata finché non siamo in grado di rilasciare almeno il 51% delle nostre credenze fondamentali programmate nella limitazione e nella separazione. Il Sentiero verso l’Illuminazione è lastricato di pazienza, perciò riguardo a questo aspetto dobbiamo essere pazienti con noi stessi.
La maggior parte di noi ha indossato corpi fisici migliaia di volte per periodi di millenni di tempo. Per fortuna, con un chakra della corona aperto possiamo accedere nuovamente a un senso di ben-essere, unità con tutta la vita, una mentalità aperta e fede in noi stessi e nelle nostre direttive superiori. Possiamo poi ottenere nuovamente la pace della mente per ascoltare il nostro Sé Superiore sempre più frequentemente. È il nostro stesso Sé Superiore che ci aiuterà a ri-programmare la nostra mente all’accettazione e all’integrazione quotidiana della nostra stessa divinità. Quando cambiamo i nostri sé, anche i rapporti con gli altri cambiano. Quando due persone con i chakra della corona puliti mescolano le loro energie, una morbida luce dorata riempie le loro aure mentre entrambe le persone sperimentano un profondo senso d’unità e comunione. I tre chakra superiori di entrambe le persone si uniscono nella comunione/comunicazione mentre il trasferimento della saggezza viene portato da terzo occhio a terzo occhio. Questa comunicazione reciproca è compresa attraverso i chakra della gola e del cuore. Questo reciproco linguaggio d’amore comunica in maniera empatica e telepatica.
OPACO: Da un settimo chakra non pulito possono derivare: depressione, una sensazione di imprigionamento, mentalità chiusa, preoccupazione intensa e ansia, tumori cerebrali, pressione cranica, mal di testa ed emicranie, disordini mentali, problemi al cuoio capelluto, e disordini del sonno. Può anche esserci un timore della religione o della spiritualità, frustrazione e potere non realizzato, poca gioia nella vita, paura delle cose che non possono essere comprese con i sensi fisici e persino la schizofrenia.
Quando il chakra della corona di qualcuno è bloccato, un colore torbido e scuro molto sgradevole contamina il loro chakra della corona e aura intera. Quando si comunica con loro, potremmo sperimentare nella corona una sensazione di pizzicore e prurito, e potremmo sentire un avvertimento che è necessaria una protezione psichica. Quando due persone i cui chakra della corona non sono puliti comunicano, sono comuni i malintesi e i fraintendimenti. Il loro scambio può diventare da antagonisti senza nessun evidente mezzo di comprensione o comunicazione efficace.
IL CHAKRA DELLA TERRA: Si dice che il settimo chakra della terra sia il Monte Fuji in Giappone. Proprio come il chakra della corona controlla il senso d’isolamento e d’unità, il Giappone è stato isolato per molti anni, mentre la società si unificava all’interno di se stessa. Il Monte Fuji, Fujiyama (in giapponese yama significa “montagna”) ha fornito una base spirituale per il Giappone sin dai tempi antichi e persone devote hanno sopportato delle difficoltà per giorni nella loro ricerca scalando questa montagna sacra. Questa montagna è un vulcano dormiente alto 3780 metri, noto in tutto il mondo per la sua simmetria e serenità.
Il Monte Fuji, come il chakra della corona, accoglie ogni nuova stagione in modo meraviglioso e straordinario. In primavera, ai piedi della montagna, sbocciano i fiori di ciliegio seguiti dalle vermiglie azalee che annunciano l’arrivo dell’estate e in luglio le Rose Alpine iniziano a fiorire. Alla fine di agosto, l’estate è finita e i Festival del Fuoco di Fujiyoshida celebrano l’arrivo dell’inverno e la fine di tutti percorsi che conducono alla vetta del Fuji.
DIMENSIONI: Tutte le dimensioni sono governate da questo chakra, poiché rappresenta la nostra piena coscienza multidimensionale.
RIASSUNTO: Proprio come molti hanno scalato il proprio Fujiyama personale per raggiungere la vetta, l’apertura del chakra della corona rappresenta il culmine del viaggio della Kundalini dalla Radice al loto dei mille petali nella Corona. Questo viaggio rappresenta il completamento di un mondo e l’inizio di uno nuovo. Quel mondo, certamente, è sempre stato là, ma lo abbiamo dimenticato. Abbiamo dimenticato da dove siamo venuti e la grande gloria e complessità del nostro vero SÉ.
L’apertura del chakra della corona rappresenta la cessazione della nostra capacità di vivere come una vittima delle illusioni della vita fisica. Sì, siamo ancora umani. Viviamo ancora all’interno del corpo e siamo, quindi, soggetti a cadere nei drammi dei nostri sé separati e limitati. Tuttavia, non viviamo più in esso.
Abbiamo baciato l’UNO e siamo rimasti con il nostro Malcontento Divino pienamente attivato. Questo “malcontento” è come un raggio che ci attira nella direzione delle nostre frequenze energetiche centrali. Ora le nostre Case nelle stelle, in altre galassie e in altre dimensioni ci chiamano continuamente e ci implorano di ritornare. Vale a dire, di ritornare pur restando; ritornare a Casa nella nostra consapevolezza e nella nostra coscienza, pur restando nella terza dimensione dove viviamo attivamente la nostra Missione.
Ora che ricordiamo chi siamo, stiamo iniziando a ricordare perché siamo venuti qui. C’è una Missione che abbiamo tutti in comune ed è quella di radicare le vibrazioni delle nostre Case nelle dimensioni superiori nella vita di tutti i giorni. Ogni dimensione ha una diversa frequenza risonante. La frequenza risonante è la frequenza di base o centrale. All’interno di ogni dimensione o coscienza personale c’è una frequenza risonante o primaria, o tasso vibratorio. Questa frequenza è elevata nei giorni in cui siamo colmi d’amore e bassa nei giorni che siamo colmi di paura. In altre parole, il nostro sé tridimensionale fluttuerà nella frequenza dalla “sopravvivenza” all’“esperienza di punta”.
La nostra personale frequenza risonante, o firma di frequenza, spesso è determinata e/o misurata dalle nostre onde cerebrali. (Le onde cerebrali sono trattate più esaurientemente nella Porta del Corpo Fisico della Sezione del Conscio sotto “Stati di Coscienza”) L’apertura del chakra della corona ci permette di accedere alle nostre onde Delta mentre siamo ancora alquanto consapevoli del corpo fisico. Queste onde cerebrali sono il “raggio” che ci permette di accedere ai nostri SÉ esistenti su altre stelle, galassie e dimensioni.
Una volta che accediamo a queste parti del nostro SÉ totale, possiamo sviluppare una relazione con loro. Questi SÉ superiori ci permettono di vedere il nostro mondo dalla loro prospettiva. Percepire la separazione e la limitazione del mondo fisico da una parte del nostro SÉ che vive al di là dell’illusione è l’inizio della nostra Coscienza Galattica.
Man mano che comunichiamo di più con queste parti di dimensione superiore del nostro SÉ, il velo tra i mondi inizia ad assottigliarsi e la nostra prospettiva di tutta la vita viene elevata al di sopra della terza dimensione. È così che diventiamo consapevoli delle cause dei nostri problemi che hanno avuto origine non dall’infanzia di questa vita, ma da altre vite di terza e quarta dimensione (spesso conosciute come “vite passate”), così come altre realtà parallele. Per fortuna, adesso possiamo accedere anche al nostro SÉ che ci aiuta a comprendere e integrare queste informazioni multidimensionali.
La connessione al nostro SÉ più grande, la nostra Anima, ci dà il sostegno e il coraggio di ricordare coscientemente la vita di base in cui abbiamo sperimentato per la prima volta la paura che echeggia attraverso molte altre vite. Questa “prima volta” in cui abbiamo avuto un’esperienza negativa estrema spesso crea un engramma, che è come una cicatrice nell’Anima. Questo engramma programma la nostra Anima a ricreare quell’esperienza ripetutamente finché è risolta. Una volta che abbiamo viaggiato nella nostra coscienza nelle realtà in cui questi schemi hanno avuto inizio, possiamo appellarci al nostro Sé Superiore affinché equilibri il dolore e la paura con l’Amore Incondizionato.
La nostra Anima ha ricreato queste situazioni vita dopo vita, affinché potessimo acquisire maestria su emozioni e situazioni. Una volta che l’amore ha equilibrato la paura, la nostra frequenza risonante può elevarsi attraverso TUTTE le nostre vite in tutte le dimensioni, tempi e luoghi. Riceviamo la nostra connessione a questo Amore Incondizionato su base quotidiana, una volta che il Cuore Alto è aperto. Il cuore fisico risuona al colore verde. Questa parte del chakra del cuore controlla l’amore umano. L’amore umano può essere coraggioso e disinteressato, o timoroso ed egoista. Dall’altro lato, il Cuore Alto risuona all’amore incondizionato e alla compassione. Il Cuore Alto è situato proprio sopra e davanti il cuore fisico nel corpo eterico quadridimensionale. Il Cuore Alto risuona al colore rosa.
L’amore incondizionato si basa sulla compassione. Con la compassione, possiamo amare incondizionatamente, incondizionatamente accettare e perdonare tutta la vita. Tutti noi, non importa quanto spirituali o auto-realizzati, abbiamo dei momenti difficili nella vita fisica. È in questi momenti che siamo sfidati ad accettare l’amore incondizionato e la compassione del nostro Sé Superiore nella nostra consapevolezza fisica, così da poter ricevere il suo amore e conforto. Siamo stati allenati che soffrire è divino. Ora dobbiamo riscrivere questa limitazione alla verità che non dobbiamo più soffrire perché SIAMO divini.
È il chakra della corona aperto che dà il via al processo di “rilascio della sofferenza”. Il chakra della corona è il centro del paradosso – luce e oscurità, noto e ignoto. Il grande amore della Luce Cosmica ci porta Amore Incondizionato e la grande oscurità dell’ignoto può portare una Paura Enorme. Rimanendo nel centro assoluto tra luce e oscurità, noto e ignoto, nel centro del loto dai mille petali aperti, possiamo vedere che sono tutti puramente estremi diversi nell’illusione della vita fisica.
Dalla prospettiva del chakra della corona aperto, siamo in costante contatto con l’assistenza e la comprensione dei nostri sé di quinta dimensione. Quindi, ci possono dare comprensione, amore e compassione che ci aiutino quando diveniamo timorosi o confusi. Con il loro aiuto siamo in grado di vedere il disegno più grande che ci permette di ricordare che abbiamo scelto di entrare nella nostra vita fisica per adempiere una Missione. Sentiremo ancora le emozioni della paura, della rabbia e della tristezza, perché indossiamo il nostro vascello terrestre. Tuttavia, anche se nessuno nella nostra realtà fisica può aiutarci, possiamo SEMPRE ricevere ciò di cui abbiamo bisogno per completare la nostra iniziazione dalla nostra stessa guida interiore.
La guarigione multidimensionale è il processo per trovare la causa originale di tutti i nostri “problemi di vita”. Abbiamo rivissuto questi problemi ripetutamente, in questa e in altre vite. Queste credenze di base nella separazione e nella limitazione ci hanno tenuti addormentati e ci hanno fatto combattere contro i mondi intorno così come dentro di noi. Quando riusciamo a guarire questi problemi nel profondo, vale a dire la prima vita in cui sono stati sperimentati, possiamo cambiare molte delle nostre realtà nello stesso momento. Una volta che la prima esperienza è guarita, allora gli schemi che hanno risuonato attraverso molte altre vite possono essere facilmente visti. Quando riusciamo a percepire consciamente gli schemi del nostro comportamento, possiamo iniziare a “cogliere i nostri sé sul fatto” così possiamo cambiare. Tuttavia anche se questi schemi diminuiranno, non se ne andranno completamente perché questi problemi sono legati alla nostra Missione. I problemi su cui abbiamo lavorato vita dopo vita sono il nucleo del nostro servizio agli altri, al pianeta e al nostro Sé Superiore.
È attraverso la guarigione di noi stessi che possiamo imparare a guarire gli altri. Una volta affrontato il nostro Lato Oscuro, la nostra paura diminuisce molto. Dopo tutto, non è il “nemico interiore” ad essere la più grande minaccia? La liberazione dalla paura ci dà grande coraggio per continuare la nostra guarigione personale e aiutare la guarigione degli altri e del nostro pianeta. Tutti scegliamo di venire qui dalle dimensioni superiori per essere d’aiuto in questo grande tempo di trasformazione. Proprio come ci sono state vite in cui siamo “caduti nell’oscurità”, abbiamo avuto anche vite in cui eravamo Iniziazioni Spirituali. Dopo aver completato queste vite spirituali siamo ritornati coscientemente a Casa a una dimensione superiore.
Attraverso la connessione, la comunicazione e la profonda comprensione di queste “vite da Iniziati” possiamo accedere e ricordare il potere innato con cui siamo nati. Queste vite potenti ci presenteranno anche ai nostri sé intergalattici e di dimensione superiore. Ogni volta che interagiamo con queste parti superiori di noi stessi, scarichiamo un po’ del loro tasso di frequenza. Per esempio, se abbiamo una ciotola di ghiaccio (il nostro sé fisico più denso) e lo sottoponiamo al vapore (il nostro sé più elevato e senza forma), il ghiaccio diventerà acqua, che è la pura essenza sia del ghiaccio che del vapore e il punto centrale in mezzo ai due.
In altre parole, le due polarità che lavorano una contro l’altra ci sposteranno nel punto centrale, il punto del fulcro e il punto di equilibrio. Questo punto centrale è il punto di potere perché è il punto da cui possiamo vedere entrambi i lati. Riuscendo a vedere entrambi i lati, entrambi gli estremi, ci permette il distacco che crea la compassione. La compassione si apre ai nostri mondi superiori perché ci libera dai drammi del nostro sé fisico. La compassione ci eleva fuori dalla matrice tridimensionale e ci porta nella nostra prospettiva multidimensionale. Poi possiamo vedere le polarità di terza e quarta dimensione intorno a noi senza restarne bloccati. Poi siamo “nel mondo, ma non del mondo”.
Da questo punto centrale, siamo liberi di sperimentare il mondo sotto di noi (il ghiaccio) e i mondi sopra di noi (il vapore) mentre restiamo nel centro (l’acqua). Il punto centrale è il flusso, il punto della resa – la resa alla nostra Anima. Questo è il luogo senza carica emotiva, negativa o positiva, che ci slega dai vincoli delle nostre vecchie credenze nella separazione e nella limitazione. Da questo posto possiamo cadere nel flusso, abbandonarci all’ADESSO, unirci con l’Unità e permettere alla nostra Anima di diventare il Capitano del nostro Vascello Terrestre.
Più individui sono in grado di sostenere questo punto centrale, più sperimenteremo tutti il cambiamento di paradigma dal materialismo alla spiritualità, dalla limitazione e dalla separazione, all’Unità, al Qui e Ora della nostra vera natura. Ogni volta che ognuno di noi entra in comunione con il proprio Sé Superiore e scarica la propria risonanza di dimensione superiore nel corpo fisico, contribuisce non solo all’ascensione personale ma anche a quella planetaria.
INSIEME, ognuno di noi scoprirà il pezzo del proprio puzzle personale e poi lo connetterà all’intero. Poi, come un pianeta, e come una specie, potremo creare il Cielo sulla Terra.
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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT
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