venerdì 5 aprile 2013

Il Terzo Chakra : Manipura





Terzo Chakra: In lingua sanscrita viene chiamato Manipura, che significa città dei gioielli. Esso è localizzato a livello del plesso solare, ed è associato a fegato, pancreas, stomaco, milza, parte alta dell’intestino ed a tutte le funzioni metaboliche e vegetative.




Dal punto di vista psico-energetico, la sua funzione più importante è relativa all’affermazione personale ed all’esercizio del potere individuale rispetto al sociale ed all’ambiente in generale (indica la realizzazione della persona, quanto la persona vede realizzabile il suo desiderio di vita, quanto una persona vuole e desidera combattere per se stesso, quanto una persona si ama). Le patologie principali espresse dal terzo Chakra riguardano tutte le malattie metaboliche, quali il diabete, le iperlipidemie, le insufficienze epatiche, la cirrosi, le ulcere gastriche e duodenali, i tassi glicemici, ecc., nonché tutte le patologie riguardanti i processi di nutrizione, digestione ed assimilazione. Dal punto di vista psico-energetico è a livello di questo Chakra che si generano le forze emotive dirette verso l’ambiente esterno: i sentimenti d’amicizia, rancore, simpatia, antipatia, ecc.




Esso è il fondamento della personalità sociale. Il funzionamento disarmonico di questo Chakra genera il desiderio sfrenato di potere, di manipolazione, per poter stravolgere la realtà sempre e a proprio favore; tendenzialmente si potrà notare un atteggiamento iperattivo, il quale viene messo in atto per nascondere il senso d’inadeguatezza e vuoto che è causato dall’impotenza a gestire le situazioni di potere assoluto che si pretenderebbe d’esercitare.


La serenità interiore sarà fortemente compromessa e, ovviamente, sarà principale la soddisfazione del benessere materiale, sia pure a discapito di qualunque sentimento piacevole, giungendo addirittura a ritenerli indesiderabili e fastidiosi. Il soggetto che soffre di uno scompenso del terzo Chakra è portato a perdere il controllo delle proprie emozioni, ed a sviluppare un atteggiamento fortemente aggressivo, necessario per non permettere agli altri di mettere a nudo la propria pochezza interiore, fatto questo che smaschererebbe i giochi di potere di cui questo soggetto vive, creando una situazione di paralisi energetica che si esprimerebbe come impotenza disperata e disperante; un esempio di questo soggetto sconfitto, può essere data dall’immagine di quelle persone in genere di mezza età, ma sempre più spesso anche giovani, che trascorrono il proprio tempo in attività annichilenti e distruttive, quali il bere, fare uso di droghe più o meno riconosciute come tali, e che in genere hanno in famiglia un atteggiamento fortemente aggressivo e prevaricatore.


A questi infatti fa seguito una situazione fortemente depressiva. In questo caso il soggetto avrà come obiettivo principale l’essere accettato e benvoluto dagli altri, e per raggiungere questo scopo negherà a se stesso per conformarsi al modo di pensare delle persone cui desidera piacere, soffocando e negando completamente i propri desideri ed emozioni; ciò nonostante, anzi, proprio a causa di questo atteggiamento frustante, aumenteranno le prepotenze e le angherie verso i membri della propria famiglia. Gli alimenti che possono essere utili per riequilibrare il terzo C. sono gli amidi, le farine integrali e gli zuccheri semplici.


Le pietre collegate con il terzo Chakra sono: Pirite, Citrino, Topazio, Pietra Del Sole, Malachite, Quarzo Occhio Di Tigre, Malachite-Azzurrite, Malachite-Crisocolla, Diaspro Giallo, Blenda, Quarzo Rutilato, Aragonite, Calcite Arancio, Ambra ed Andalusite.

Il nostro terzo chakra gestisce la digestione, la sintesi, la distribuzione e l’emanazione del nostro potere personale. Il nostro stomaco, pancreas, cistifellea e fegato si occupano della digestione e della sintesi, mentre la milza ed il sistema nervoso autonomo distribuisce ed emana il nostro potere.

Il nostro potere personale durante l’infanzia si è intensificato o è stato limitato. Tridimensionalmente, il nostro primo ambiente ci ha rafforzati se i nostri genitori erano gentili, positivi e davano sostegno o ci hanno dato le opportunità per prendere le nostre decisioni di sperimentare il successo o il fallimento. Il nostro primo ambiente ci ha levato il potere se i nostri genitori ci hanno limitato con le critiche, la crudeltà, l’insensibilità e le punizioni ingiuste.

Quadridimensionalmente, il nostro potere è stato dato o rubato dai pensieri o dalle sensazioni di chi si trovava intorno a noi durante i nostri primi anni. Anche se abbiamo rinnegato i nostri poteri quadridimensionali con l’età adulta, questi erano una parte normale della nostra infanzia. Spesso, da bambini potevamo vedere le fate, parlare con il cane e sperimentare i nostri peluche e bambole come se fossero vivi. Gli adulti allora possono aver detto: “Che carino. Che fervida immaginazione hai.” OPPURE “Sta zitto, le fate non esistono e i cani abbiano solamente.”

Perciò, che cosa credevamo noi? A cosa abbiamo dato potere, le “fantasie” delle fate, il cane che ci amava o i genitori che ci davano una casa ed il cibo? La regola della natura è la sopravvivenza. Potevamo sopravvivere senza fate e senza cani parlanti, ma non potevamo sopravvivere senza una casa ed il cibo. Quindi, ascoltavamo “loro”, coloro che ci allevavano. La loro realtà è diventata la nostra realtà.

Se siamo stati fortunati abbastanza da avere genitori che si sentivano forti e ci hanno dato amore, protezione ed incoraggiamento, avevamo una realtà felice e sicura in cui poteva fiorire al nostro pieno potenziale. Dall’altro lato, se i nostri genitori erano impauriti, arrabbiati, vittime impotenti degli altri o del “sistema”, allora eravamo in pericolo di ricreare quel mondo, poiché era il nostro unico modello. Abbiamo creato anche quella realtà, perché l’entrata verso la nostra Anima, il nostro mondo astrale quadridimensionale, era stato soffocato e scartato come “soltanto nostra immaginazione.”


Da bambini, l’“entrata” psichica quadridimensionale era ancora aperta, e potevamo ricevere chiaramente TUTTO il dolore, la paura, la rabbia e la tristezza della nostra famiglia e degli altri con cui eravamo intimi. Il problema principale era che quando raccoglievamo “fisicamente” l’ambiente astrale intorno a noi, che erano i pensieri e le sensazioni degli altri, non li percepivamo come pensieri e sensazioni di altri. Li percepivamo come se fossero nostri. NOI ci sentivamo come la vittima, NOI eravamo tristi, arrabbiati o impauriti e NOI credevamo di non poter creare una vita migliore.

Abbiamo creato quindi credenze centrali riguardo a noi stessi che ci hanno protetti dal nostro sgradevole mondo emozionale. Quelle credenze centrali di solito riguardavano le nostre stesse limitazioni, quali: “Non sono bravo abbastanza”, “Non lo merito”, o “Non sono degno”. Poi riuscivamo a mantenere la necessaria credenza che fosse la nostra inadeguatezza e non quella dei nostri genitori la fonte dei nostri problemi. La realtà è che le credenze centrali che abbiamo creato erano probabilmente le stesse che avevano creato i nostri genitori e che hanno passato fisicamente a noi.


Ciò nonostante, quelle credenze centrali hanno creato un’illusione di protezione da un mondo severo ed estraneo. Sì, per il nostro sé interiore che ricordava che noi siamo Esseri di Luce Dorati, la terza dimensione era molto rigida e restrittiva. Quindi, la maggior parte di noi ha dimenticato il proprio Corpo di Luce, perché non riuscivamo a ritornare a quel corpo e ricordarlo ci provocava dolore.

Nello scenario sopra descritto, il bambino ha imparato che il potere è uguale a “Potere Sopra” un altro. Se i suoi stessi genitori erano vittime, doveva allora essere così. Inoltre, poiché il bambino aveva ancora la “seconda vista” del Piano Astrale, poteva vedere e percepire la paura e la vittimizzazione che era il fondamento della rabbia e della tristezza dei suoi genitori.

In che modo un bambino può imparare il “potere interiore??” In che modo un bambino può imparare credenze centrali positive come: “Io sono forte, intelligente ed amabile?” I genitore possono “agire come” se fossero amorevoli, “agire come” se non avessero paura, ed “agire come” se fossero felici. Tuttavia il bambino “sente” la verità, perché è ancora consapevole del suo Sé Astrale. Purtroppo, quando il bambino ha imparato a chiudere quella porta, il danno è fatto.


Che cosa può fare un genitore?

Un genitore può ritornare alla sua infanzia, trovare la causa delle sue credenze centrali negative e risanarle. Poi il genitore non deve “agire” felicemente e con amore. Poi, il genitore può “essere” felice ed amorevole. Non possiamo dare ciò che non abbiamo. Se non abbiamo denaro per il nostro sé, allora come possiamo donarlo? Se non abbiamo amore per il nostro sé, allora come possiamo donarlo? La nostra società ha visto il potere nel denaro e farà qualsiasi cosa per ottenerlo. Ma quanti di noi hanno veramente sperimentato il potere dell’amore, amore dal nostro SÉ al nostro sé?




POSIZIONE: Il terzo chakra è situato fra l’osso dello sterno e l’ombelico.


PETALI: Nel terzo chakra ci sono dieci petali che, quando girano, possono apparire come un vortice. In numerologia, il numero 10 è ridotto al numero 1. Il numero uno simboleggia il principio, come “Al principio c’era la parola,” ed ogni parola comincia con un pensiero. Anche se è inconscio, il pensiero precede la comunicazione. Il terzo chakra rappresenta, inoltre, la nostra comunicazione con il mondo astrale quadridimensionale, che troppo spesso è inconscio.


CONTROLLA: Il terzo chakra controlla la parte MENTALE della nostra coscienza e governa il pensiero, sia fisico che intellettuale, il potere, il controllo e/o la libertà che viene ottenuta dalla mente. Questo chakra è il “chakra del potere”. Governa il nostro senso del sé, il potere che abbiamo dentro e sopra i nostri destini, il potere che abbiamo sugli altri e il potere che gli altri hanno su di noi.

Se una persona è troppo yin, energia femminile, allora lui o lei possono sentirsi impotenti. Dall’altro lato, se una persona è troppo yang, energia maschile, allora lui o lei possono avere una tendenza ad essere aggressivi o avidi. Il terzo chakra, che si relaziona al fegato, alla cistifellea, allo stomaco, alla milza, ed al pancreas, regola quanto ci sentiamo centrati durante la giornata in relazione alle nostre capacità mentali ed alla nostra capacità di essere auto-motivati.

Le proiezioni del nostro ego e le nostre energie vitali sono influenzate da questo chakra, perché controlla quanto bene possiamo mantenere il nostro senso del SÉ quando ci si trova in una lotta di potere con un’altra persona. La battaglia fra gli ego è difficile da vincere se siamo bambini e l’avversario è un nostro genitore. Quindi, questo chakra contiene i segreti delle molte lotte di potere che abbiamo combattuto e perso con i nostri genitori ed altre figure autoritarie, da bambini.

Il terzo chakra è conosciuto come la porta verso il Piano Astrale della quarta dimensione. Controlla quindi le nostre emozioni astrali. Tuttavia, queste emozioni sono molto diverse dalle emozioni fisiche che si provano attraverso il secondo chakra. Il nostro secondo chakra controlla le emozioni di tipo istintivo e per la sopravvivenza, laddove le emozioni del terzo chakra sono intrecciate con il nostro processo di pensiero.

Queste “emozioni più cognitive” vengono sentite come reazioni agli altri, e come reazioni ai nostri desideri e mete. È questa combinazione di pensiero ed emozioni che apre la porta verso la quarta dimensione. Una volta aperto questo portale può cominciare a fondere le percezioni tridimensionali con i sensi più elevati della nostra coscienza fisica ed intuitiva.
L’integrazione dei nostri corpi astrale e fisico può creare anche un altro problema di controllo per il terzo chakra. Oltre ai problemi di controllo dei diversi ego che tentano di rivendicare il loro potere personale sopra un altro, ci sono problemi interni di controllo di pensiero contro emozioni, intuizione contro intelletto, e yin contro yang.



SENSO: Il terzo chakra controlla il nostro senso della vista. Controlla la vista fisica della nostra coscienza tridimensionale, così come la “seconda” vista, o visione astrale, della nostra coscienza quadridimensionale.



ELEMENTO: Il fuoco è l’elemento associato con questo chakra. Il fuoco rappresenta la parte elettrica/neurale del nostro corpo fisico tridimensionale. Il terzo chakra è il chakra che si occupa della lotta di potere e dominio sia inter- che intra-specie. La capacità di comunicare i nostri pensieri e le nostre sensazioni attraverso il linguaggio è sempre stato un fattore importante in quella lotta.


COSCIENZA: L’area del cervello associata con questo chakra è la neo-corteccia, che è l’inizio del funzionamento mentale superiore. Il terzo chakra rappresenta la nostra coscienza tridimensionale, così come il nostro corpo astrale quadridimensionale influenza il nostro mondo fisico. Se non ammettiamo alcuna influenza cosciente dal nostro sé astrale, limitiamo la nostra realtà.


PLESSO NERVOSO: Il plesso solare, che è situato proprio sotto la cassa toracica, è il plesso associato a questo chakra. Aree del corpo associate a questo chakra sono la parte inferiore della schiena, l’addome, il sistema digerente, lo stomaco, il fegato, la milza, la cistifellea e del sistema nervoso autonomo.


CHIARO: Quando il terzo chakra è pulito abbiamo un forte senso di potere personale ed auto-motivazione. Le nostre lotte di potere con gli altri sono minime perché accettiamo la responsabilità per la creazione della nostra stessa realtà. Quindi, non ci sentiamo vittimizzati o controllati dagli altri. Se c’è un problema nella nostra vita, ci rendiamo conto che “se arriva a me, lo devo gestire io”. Abbiamo sottili capacità decisionali, una potente forza di volontà e una buona immagine di noi stessi.
Poiché ci facciamo carico della nostra vita, abbiamo una buona salute ed energia vitale. Quando riusciamo ad equilibrare lo yin e lo yang, i pensieri e le emozioni, l’intuizione e l’intelletto, la forza di volontà e l’arrendevolezza all’Anima, possiamo essere coscienti dei molti messaggi che ci arrivano dal Piano Astrale. Riusciamo a schermarci dall’“attrazione psichica” degli altri, poiché riusciamo a discriminare le nostre emozioni dalle emozioni degli altri. Possiamo farlo perché abbiamo ascoltato il nostro Mondo Astrale mentre comunica con noi attraverso i nostri sogni ed immaginazione.



OPACO: Quando il terzo chakra non è pulito, ci sentiamo impotenti. Poiché sentiamo di non avere alcuna capacità di riunire ciò di cui abbiamo bisogno, possiamo ridurci all’avidità, al dubbio, alla rabbia e poi, certamente, alla colpa. Il nostro corpo risponde alla costante tensione sviluppando ulcere, itterizia, epatite, diabete, ipoglicemia e calcoli biliari. Il nostro senso d’impotenza nel mondo provoca un’eccessiva preoccupazione, dolore ipocondriaco e procrastinazione. Siamo eccessivamente sensibili, piangiamo facilmente, sentiamo stanchezza e siamo spesso ansiosi e/o depressi.

La nostra incapacità di integrare la chiamata interiore della nostra vita Astrale con il mondo esterno crea una sovra sensibilità al mondo psichico degli altri. La paura dell’altra gente, che è l’emozione più “forte” che può essere sentita nel nostro terzo chakra, va a braccetto con la nostra stessa paura. Diventa poi sempre più difficile stare con gli altri o nei gruppi. La nostra mente gareggia contro di noi con pensieri ossessivi e preoccupazioni. Le nostre emozioni negative amplificano poi il pensiero negativo e ci mantengono in un costante stato d’agitazione.

Il potere che abbiamo perduto nel nostro passato, deve essere riottenuto così da poter vivere nel presente. Dobbiamo ritornare indietro per trovare la credenza centrale negativa di cui incolpiamo noi stessi. Queste convinzioni ci ricordano costantemente che siamo inadeguati per affrontare le difficoltà della vita e che non abbiamo il potere personale per essere felici ed avere successo.



DIMENSIONI: Questo chakra rappresenta i nostri corpi tri e quadridimensionali. Il terzo chakra è l’entrata verso la quarta dimensione. Purtroppo, questa “porta” al principio viene sperimentata nel corpo come sensazioni disagevoli nell’area del terzo chakra. Per evitare di essere una vittima del mondo psichico degli altri, dobbiamo riunire il nostro stesso potere quadridimensionale. Quando arriveremo ad essere in pace con il nostro mondo interiore, così come con i pensieri che hanno origine in quel mondo, troveremo il nostro vero potere per “stare in piedi da soli” nel mondo esteriore.

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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT


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